I festival sono un luogo di delizie e di rassicurazioni. Quando si svolgevano regolarmente – febbraio Berlino, maggio Cannes, settembre Venezia – servivano da check-up mentale. Dopo mesi trascorsi a cercare film da vedere, rimediando perlopiù titoli mediocri (come a volte capita con le serie che all’assaggio non mettono voglia di andare fino in fondo) e proprio mentre cominciava a farsi strada il pensiero “forse non sono loro, sono io”, ecco sbucare il titolo che ribaltava la situazione. No, sono loro che fanno film noiosi, già visti, girati così così.
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