A Princeton, 350 professori hanno firmato un manifesto antirazzista che descriveva la scuola come “fondata sui pilastri del suo passato oppressivo” per “disinfettarla da un razzismo onnipermeante”. Al Bryn Mawr, in Pennsylvania, le agitazioni hanno lasciato il college fermo per settimane in favore di programmi dedicati unicamente al razzismo: gli “scioperanti” hanno chiesto finanziamenti per gli studenti afroamericani, per fermare la “violenza razzista” nel campus. Il corpo docente e i genitori della Dalton School di New York hanno scritto in una lettera aperta i provvedimenti che ritengono necessari per elevare i propri valori e diventare una istituzione visibilmente, vocalmente e strutturalmente antirazzista. Le richieste andavano dalla creazione di un comitato per la sorveglianza del razzismo nel campus (Princeton), all’assunzione di 12 funzionari per la diversity a tempo pieno, fino all’eliminazione dei corsi nei quali l’adesione o il rendimento degli studenti afroamericani non fosse stata pari a quella degli altri” (Dalton).
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