Le co-fondatrici di theSkimm Danielle Weisberg (a sinisra) e Carly Zakin (foto Andrew Toth/Getty Images per Vanity Fair) 

The Skimm, la newsletter al femminile per “vivere in modo più intelligente”

Simona Siri

Fondata nel 2012 dalle poco più che ventenni Danielle Weisberg and Carly Zakin, oggi è una vera potenza: persino Obama per lanciare il suo ultimo libro si è prestato a un’intervista

E pensare che quando è stata lanciata in molti l’hanno ridicolizzata. Eppure, in meno di dieci anni, The Skimm – la newsletter al femminile che si rivolge a chi con l’informazione non ha molta confidenza – è diventata una vera potenza. La prova ultima: persino Barack Obama per lanciare il suo ultimo libro si è prestato a un’intervista. In meno di tre minuti, l’ex Presidente ha riassunto un tomo di 700 pagine nello spirito del brand – skimm significa appunto leggere, studiare, esaminare in modo sbrigativo. 

  
Fondata nel 2012 dalle poco più che ventenni Danielle Weisberg and Carly Zakin dopo aver lasciato il lavoro di producer alla NBC, The Skimm si presenta all’inizio come una newsletter giornaliera che ha come missione quella di “fornire alle donne millenial le informazioni di cui hanno bisogno per vivere le loro vite in modo più intelligente” o come la definisce il New York magazine “un Frankenstein di aggregazione di notizie chiaro e sobrio con un tono che imita il modo in cui le giovani donne presumibilmente parlano tra loro”. Bollata da alcuni come “la Ivanka Trump delle newsletter” – un’accusa neanche tanto velata di superficialità – presenta i fatti del giorno con titoli del tipo “non addormentarti” quando deve parlare del taglio alle tasse voluto da Trump nel 2017 o “si sente ancora molto su Michael Flynn. Giusto... ma chi è di nuovo?” quando deve tornare sulla questione del Russiagate e del primo impeachment. La Brexit veniva spiegata così: “L’Ue è arrabbiata con il Regno Unito. Ecco cosa è successo: nel 2016, il Regno Unito ha votato per dire ‘non sono io, è l'Ue’. Ma si scopre che le rotture sono difficili, soprattutto se si vuole rimanere amici con i benefici (di scambio)”. 


Eppure funziona. Nel 2016 riceve un finanziamento di otto milioni di dollari, inizia a espandersi con la produzione di video, tenta di darsi un tono più serio, intervista tutti e dodici i maggiori candidati alla Presidenza Usa e avvia un programma di registrazione al voto che arriva a far registrare più di 100 mila persone, in maggioranza donne. Nel marzo 2018 un altro giro di finanziamenti porta nelle casse altri 12 milioni con gli iscritti che arrivano a sette milioni. L’ultima mossa – dopo il lancio dell’immancabile podcast Skimm This – è l’acquisizione della piattaforma di texting Purple che secondo Axios ha il vantaggio di permettere a The Skimm di “approfondire la sua offerta di prodotti e vantaggi per gli abbonati a pagamento e consente ai creatori di addebitarli direttamente quando accedono a notizie e contenuti tramite messaggi di testo”. 


Ovviamente non mancano le critiche. Secondo Christina Cauterucci di Slate Skimm “tratta i suoi lettori come se non avessero mai letto un articolo, visto una mappa o visto per sbaglio un segmento della CNN nelle sale d’attesa dei loro dentisti. Il suo tono paternalistico presuppone che le consumatrici di notizie di sesso femminile escludano qualsiasi cosa di importazione se non viene elaborata attraverso il roteare gli occhi al cielo. L’esistenza stessa di un tale servizio, specialmente di uno specifico per le donne, è offensiva”. 

 
Ma è anche incredibilmente vincente, tanto che il New York Magazine lo definisce “un successo folle”. A oggi gli iscritti sono 11 milioni di cui più di un milione aprono la newsletter ogni giorno della settimana (tranne il weekend: il sabato e la domenica Skimm si riposa perché “siamo persone che tengono al brunch” si legge nella mail di benvenuto). “E’ l’equivalente dell’intero stato del New Hampshire che riceve le sue notizie da una fonte che si vende con la seguente frase promozionale: “C’è un sacco di roba nel mondo. E’ caotico”.  Eppure, le sue fondatrici non considerano il business delle notizie come la loro attività principale. Come tanti di questi tempi, quello che secondo loro stanno vendendo è il fare parte di qualcosa, un’esperienza di community costruita attorno allo storytelling. Lo slogan che le due socie amano usare è che Skimm è fatto apposta per “rendere più facile vivere in modo più intelligente”.

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