Mentre in America si rimuovono monumenti, in Italia si litiga sull'omaggio a Pedersoli, conteso tra Livorno e Napoli
Negli Stati Uniti è in corso da mesi un dibattito, spesso anche aspro, attorno alle statue, un dibattito fatto di gesti eclatanti e rimozioni violente. Proprio in queste ore, finalmente, sparisce da Richmond (capitale della Virginia) la statua del generale sudista Lee. Ma anche la provincia italiana, in sedicesimo, si capisce, ha il suo bel daffare tra statue e polemiche. Così nelle stesse ore in cui il Washington Post mostra il video del monumento equestre del generale tirato su con una gru in mezzo a una folla festante, a Livorno infuria la polemica attorno alla rimozione di una statua di Bud Spencer. Forse una polemica più giustificata – Bud Spencer è sicuramente meno divisivo di uno schiavista – ma una dibattito che si tinge ugualmente di colori politici visto che l’opposizione accusa la giunta in carica di aver rimosso l’eroe nazionale Bulldozer (la statua raffigura l’attore in uno dei suoi ruoli più celebri, in un film girato proprio a Livorno) solo perché l’installazione era stata voluta dal sindaco precedente. Il lieto fine, però, sembra già dietro l’angolo visto che pare si sia fatta avanti Napoli per riscattare la statua (Carlo Pedersoli, dopotutto, era nato a Napoli) e si attende con ansia un pronunciamento dei vari contendenti alla carica di sindaco della città.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE