dall'autore di "purity"
Cosa sappiamo, finora, del nuovo romanzo di Jonathan Franzen
Uscirà il prossimo 5 ottobre negli Stati Uniti e anche in Italia. Lettori e detrattori lo attendono per acclamarlo o farlo a pezzi. Una lunga recensione ha anticipato qualcosa. Cosa aspettarci dal celebre romanziere americano a vent’anni da “Le correzioni”
Ancora la dissoluzione di una famiglia, ancora il Midwest, ancora un romanzo naturalista in chiave contemporanea. Secondo Bookforum, che ha pubblicato una dettagliata recensione sul suo sito a firma di Frank Guan, Crossroads, in uscita negli Stati Uniti il prossimo 5 ottobre, sarebbe il “più grande e perfetto romanzo” del suo autore, nonché “il più promettente”, e Jonathan Franzen avrebbe “fatto di nuovo la storia”. Solito metodo per far crescere l’attesa e motivare i lettori/consumatori all’acquisto? Impossibile stabilirlo a priori.
La review offre però anche sostanziose anticipazioni. L’opera sarebbe soltanto il primo capitolo di una trilogia, attraverso altrettante generazioni, che terrà impegnato lo scrittore per tutto il prossimo decennio: “A Key to All Mythologies”.
Come sempre, Franzen ci porta dentro interni borghesi: stavolta i suoi protagonisti, gli Hildebrandt, vivono a New Prospect Township, un sobborgo fittizio nei dintorni di Chicago. Il titolo sottolinea allo stesso tempo la dimensione religiosa del contesto e la scoperta di un bivio nei rapporti tra i personaggi. Tutti i componenti della famiglia partecipano alla vita di una congregazione – Crossroads, appunto. E la data d’inizio dei fatti narrati, il 23 dicembre 1971, suggerisce l’imminenza di una riunione familiare dopo una lunga assenza, durante la quale prendere coscienza delle reciproche distanze.
Alla crisi coniugale che colpisce i due protagonisti, il pastore Russell e sua moglie Marion, fa da sfondo quella spirituale che coinvolge gli Stati Uniti nei primissimi anni Settanta. E i tre figli della coppia, Clem, Becky e Perry, sperimentano, tutti insieme e ciascuno in maniera diversa, la contraddizione tra la provenienza da una famiglia devota e la maturazione in un ambiente sempre più secolarizzato: sesso, droga e rock’n’roll rappresentano forme di tentazione irresistibili per la gioventù, mai come in questo caso onnipresente tra le pieghe della trama.
Capacità d’indagine introspettiva, sapiente intreccio delle vicende, suggestivo affresco di un’epoca: questo è lecito attendersi da un libro scritto da Jonathan Franzen, che proprio vent’anni fa pubblicava “Le correzioni”, grazie al quale è salito agli onori delle cronache come una tra le voci più apprezzate e riconoscibili di un'intera generazione di autori in lingua inglese. Almeno in teoria, gli ingredienti della ricetta non mancano neppure in questo caso. In pratica, bisognerà aspettare l’arrivo in libreria: l'uscita in italia per Einaudi – la notizia è questa – è prevista in contemporanea con il lancio in America.