Illustrazione di Felix Petruska, elaborazione grafica di Francesco Stati

La recensione

Futurama e la filosofia - Come capire il mondo grazie a Bender, Nietzsche e soci

Francesco Stati

La recensione del libro a cura di Courtland Lewis. Blackie edizioni, 333 pp., 19 euro

Può un cartone animato raccontare la filosofia? In copertina abbiamo Bender, il dottor Zoidberg, Leela e il professor Farsnworth oppure Michel Foucault, Friedrich Nietzsche, Simone De Beauvoir e Immanuel Kant? A queste e altre domande sulla vita, l’universo e il tutto prova a rispondere “Futurama e la filosofia – come capire il mondo grazie a Bender, Nietzsche e soci(Blackie edizioni, 2021, 333 pp.), curato da Courtland Lewis, tradotto da Matteo Sammartino e composto di saggi di decine di autori. Il libro è uscito negli Stati Uniti nel 2014. Ora arriva in Italia, a otto anni di distanza dall’ultima puntata della serie ideata da Matt Groening (autore dei Simpson) e David X. Cohen.

  

In “Futurama”, il protagonista Fry (un ragazzo delle consegne senza obiettivi nella vita) si trova ibernato la notte di Capodanno del 1999 a causa di un incidente e si risveglia mille anni e un giorno dopo, nel Tremila. Il suo mondo è cambiato, tra robot, alieni, creature mutaforma, ciclopi e viaggi nello spazio, ma i dilemmi filosofici sono gli stessi di sempre. La commedia situazionale, per sua stessa natura, offre agli autori una sponda per calare la storia (e spettatori e lettori con essa) in contesti sempre diversi ma collegati tra loro, elemento in comune con il più grande filone della fantascienza cui Futurama appartiene.

  

Nella raccolta di saggi curata da Lewis, gli scritti oscillano tra il serio e il faceto: se l’introduzione sembra più un divertissement dal tono scanzonato, è quando si analizzano le facezie dei protagonisti della serie tv che entrano in scena la filosofia, il dubbio, le molteplici sfaccettature di situazioni solo apparentemente surreali, presentate e analizzate come casi di studio. Prendiamo come esempio il primo: "Terra contro Zoidberg". Nell’episodio “sapore di libertà”, in cui si celebra la Festa della libertà, i cittadini terrestri sono radunati dal presidente del mondo, la testa di Nixon (in formaldeide), sotto il vessillo planetario. Il dott. Zoidberg, per manifestare la sua idea di libertà, mangia la bandiera, offendendo tutti gli altri terrestri. Dove inizia la libertà dell’aragostoide e dove quella della Terra di reprimere comportamenti offensivi? Come dirimere la controversia? Per rispondere a questa e altre domande, gli autori la prendono con filosofia.

   

Futurama e la filosofia - Come capire il mondo grazie a Bender, Nietzsche e soci
A cura di Courtland Lewis
Blackie edizioni, 333 pp., 19 euro

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