La classifica
Il potere gentile delle immagini: i dieci migliori libri di fotografia del 2021
Dalla Polonia a Brooklyn, dal mistero di Saint-Exupéry a quello più universale che si domanda: "Come dovremmo vivere?". Una top ten di libri impegnativi, il trionfo della fotografia come linguaggio e forza narrativa
Dieci libri di immagini per un anno che ci ha fatto vedere di tutto. Dieci libri in cui la fotografia è un linguaggio in grado di comporre testi complessi, capaci non solo, e non tanto, di raccontare grandi storie, ma di toccare il fondo delle grandi questioni della vita. Libri impegnativi, che chiedono lettori con tanta fiducia nel potere gentile delle immagini. Ecco la classifica dei Best of Year 2021.
10. Its flower is hard to find - Vincent Kohlbecher
Stampato su lino, 104 pagine, 22 x 31 cm, € 38, Hartmann Books
Un fotografo tedesco che si immerge nella Polonia contemporanea. Danzica, Varsavia, Cracovia, Plaszow, Majdanek, Auschwitz. Ripetuti viaggi nell’arco di quattro anni. Uomini, donne, edifici e monumenti. La fede popolare e quella istituzionale. I ragazzi dell’estrema destra e i muri in rovina. La natura e la giovinezza. All’inizio e alla fine del libro ci sono alcune poesie di Wisława Szymborska (anche il titolo del libro è un suo verso). Dice: “‘Come dovremmo vivere?’, / mi ha chiesto qualcuno in una lettera. / Avevo intenzione di fargli / la stessa domanda. / Di nuovo, e come sempre, / come si può vedere sopra, / le domande più pressanti / sono quelle ingenue”.
9. Instructional Photography: Learning How to Live Now - Carmen Winant
Copertina flessibile, 120 pagine, 10.5 x 14.8 cm, € 13, SPBH Editions
È un breve saggio per immagini, per riflettere sulla capacità della fotografia di insegnarci qualcosa della vita. Carmen Winant, artista e femminista, fa procedere l’argomentazione intrecciando le parole a immagini trovate in vecchie pubblicazioni. Istruzioni per acconciature, per la cura dei neonati, per il fitness, per i massaggi, per la cura del proprio corpo. “In presenza di una fotografia ‘di istruzione’ – spiega – sono chiamata a rispecchiarmi. Queste immagini guardano verso l’esterno – verso di noi, incipienti lettori – e si aspettano che il loro sguardo sia ricambiato”. Anche qui, in fondo, come nella poesia della Szymborska, ci si chiede: “Come dovremmo vivere?”.
8. All The Flowers That You Plant - Alessandra Dragoni
Copertina rigida, 64 pagine, 16.5x 24 cm, € 30, Skinnerboox
Dopo vent’anni Alessandra Dragoni è tornata a Ravenna per prendersi cura dei suoi genitori. La periferia della città di provincia è quella da cui se n’era andata per un senso di claustrofobia. Lei cammina e fotografa tra le casette costruite negli anni Cinquanta. Ci sono molti fiori nei giardini attorno agli edifici. Piccole statue di cemento di cerbiatti o fagiani, lanterne cinesi, gabbie per uccelli. Il libro si apre con la risposta che Picasso dava a chi gli chiedeva il significato delle sue opere: “Go in te garden and ask the roses its meaning”. Il titolo del libro, invece, è preso dalla più famosa canzone di Sinead O’Connor: “All the flowers that you planted mama, in the backyard”. È un libro sugli affetti, sulla memoria, sulle cose che si rivedono dopo molto tempo.
7. In Plain Air - Irina Rozovsky
Copertina rigida, 96 pagine, 24 x 28,5 cm, € 45, MACK
Famiglie, amanti, amici, una moltitudine di culture ed etnie che condividono la stessa terra nello stesso momento. Questo è il Prospect Park di Brooklyn. Per dieci anni Irina Rozovsky lo frequenta e ritrae le persone che lì cercano pace e sollievo. Afroamericani, ebrei, arabi. C’è chi pesca, chi gioca, chi fa esercizio fisico, chi riposa sull’erba. Il viso di una donna è nascosto dalla nuvola di fumo di una sigaretta. Due signori stendono le braccia in una lenta mossa di tai chi. Un ragazzo e una ragazza si abbracciano, quasi risucchiati nel verde della vegetazione. Rozovsky documenta con grazia e discrezione. Colori morbidi, toni caldi. Le contraddizioni, i drammi, il dolore sembrano lontani. A dominare è la dimensione degli affetti. Un libro dolce e malinconico, nelle cui pagine regna la luce d’oro del giorno di Pasqua.
6. Räuber - Josh Kern
Copertina flessibile, 240 pagine, 14 x 20 cm, € 28, Eigensinn Publishing
Josh Kern è un giovane fotografo tedesco di Dortmund. Ha un fratellastro adolescente, Jascha. Dopo anni di lontananza i due iniziano a frequentarsi. Nel periodo di Pasqua 2020, i rapporti tra i due diventano più cordiali. Josh inizia a scattare delle foto al fratello, seguendolo e documentando la sua vita. Sono fotografie di una bellezza grezza, di una spontaneità vitale. Lo sguardo stupito di qualcuno che ha trovato qualcosa di importante là dove non se lo aspettava. Scrive il fotografo: “Grazie, Jascha. Sono felice che mia madre abbia conosciuto tuo padre. Davvero. Sono orgoglioso di essere tuo fratello”.
5. Leaving and Waving - Deanna Dikeman
Copertina rigida, 112 pagine, 19 x 23,5 cm, € 48, Chose Commune
Per ventisette anni, Deanna Dikeman ha fotografato i suoi genitori mentre, già in auto, salutava e partiva dalla loro casa di Sioux City, nell’Iowa. Ha iniziato nel 1991 e non ha mai smesso. Non intendeva farne una serie, ma scattare queste immagini, dice, era “un modo per affrontare la tristezza della partenza. Gradualmente si è trasformato nel nostro rito d’addio”. Dal 2010, dopo la morte del padre, a salutare c’è solo la madre. Il libro si chiude con il vialetto di casa vuoto. È un lavoro sul distacco. Eppure, in quel gesto così quotidiano della mano, è racchiuso tutto l’affetto di tanti altri gesti e parole che la macchina fotografica non può cogliere. C’è la gratitudine per quanto si è ricevuto e si è dato. C’è un senso di destino, che fa dire a un figlio: “Devo andare, ma vi porto con me”. E a un genitore: “Vorrei che restassi, ma è giusto che tu vada”.
4. Coming Up For Air. Stephen Gill. A Retrospective - Stephen Gill
Copertina rigida, 624 pagine, 21,6 x 27 cm, € 35, Nobody
Le seicento pagine che provano a sintetizzare la carriera di Stephen Gill sono il catalogo di una mostra di fotografia più intrigante dell’anno. Realizzato per l’esposizione all’Arnolfini, l’International Centre for Contemporary Ars di Bristol, contiene soltanto un breve saggio, il resto dello spazio è dedicato alle immagini. Una documentazione delle numerosissime piste, anche diversissime per stile e gusto, seguite finora dall’artista inglese, oggi cinquantenne. Non si tratta dell’incapacità di sviluppare un proprio “marchio di fabbrica” riconoscibile a livello visivo, ma della volontà di porre il punto di partenza al livello del pensiero. È così che si arriva là dove neanche l’artista, forse, si sarebbe aspettato di arrivare. Ad esempio: l’ultimo lavoro, contenuto in “Please Notify the Sun”, sembra una sequenza di immagini dello spazio scattate da un telescopio della Nasa, invece sono fotografie di un pesce realizzate con l’aiuto di un microscopio. Un senso del sublime, che ci attraversa solitamente per gli spazi infiniti, qui ci assale per la visione di un mondo in miniatura.
3. Ghost Stories – Federico Clavarino
Copertina rigida, 192 pagine, 24 x 19 cm, € 38, Ediciones Anómalas
Il libro di Clavarino è composto da tre parti: le fotografie, un testo che narra la realizzazione del libro e le storie in esso contenute e, in fine, in fondo al volume, le didascalie che commentano le singole immagini. Tre livelli di lettura che si intrecciano per raccontare che cosa? Tre vicende lontane nel tempo e vicine nello spazio, perché tutte avute luogo nell’arcipelago delle Frioul, al largo di Marsiglia. La prima è quella del Conte di Montecristo che proprio lì venne incarcerato. La seconda è quella di Ganda, il primo rinoceronte che abbia mai messo piede in Europa. Morì in un naufragio proprio in quelle acque (Lo ritrasse Dürer, senza mai averlo visto, in una famosa xilografia). Terza vicenda: lì si è abissato l’aereo di Antoine de Saint-Exupéry. Un’opera complessa, ma appassionante. Il momento più intenso è certamente quello in cui si ritorna a guardare le foto dopo aver letto le didascalie. Al primo sguardo si aggiunge il secondo che, tornando su quanto già visto, fa scattare il meccanismo poetico. Un gran bel libro. Peccato solo che i testi siano solo in inglese, spagnolo e catalano.
2. Sagacity - Fulvio Ventura
Copertina rigida, 64 pagine, 26 x 18 cm, € 33, The Ice Plant
Sembra impossibile che solo oggi, a quasi cinquant’anni di distanza, veda la luce “Sagacity”, un libro concepito nel 1975, su cui l’artista è tornato per tutta la vita. Di fatto si tratta della prima monografia in assoluto di Fulvio Venura, curata da Giulia Zorzi dopo la morte del maestro. È un lavoro profondo ed enigmatico, ironico e malinconico. Lieve e incalzante come la sezione ritmica di un brano jazz anni Cinquanta. Ispirato a un film di spionaggio, mette in scena l’inseguimento di una donna che porta con sé un segreto. Quella donna è la verità della vita, ma anche la fotografia perfetta. Il libro si chiude con un uomo di spalle che si inoltra in un bosco di tronchi magri. Forse, in questo, Ventura ci suggerisce un metodo. Entrare, piuttosto che restare fuori.
1. After - Martin Kollar
Copertina rigida, 64 pagine, 20 x 25,5 cm, €35, MACK
“31 agosto 2019… Da quel momento il mio modo di guardare il mondo è cambiato. Tutto è cambiato. La morte prematura di Mária, la sua decisione di porre fine alla propria vita, ha dato un taglio netto, una demarcazione netta del prima e del dopo”. Il libro di Martin Kollar è realizzato selezionando immagini d’archivio, diverse delle quali scattate durante i sopralluoghi per i film girati con la compagna Mária Rumanová. Nel processo di scelta Kollar si accorge che le fotografie diventano, ai suoi occhi, visioni e premonizioni di ciò che sarebbe stato. Ciò che c’era prima assume significato nel “dopo”. Incendi, vetri rotti, muri crollati, animali a terra. Ciò che, sul momento, ci appare senza significato acquista il valore di presagio per chi lo osserva con una ferita nel cuore. Il mondo parla a chi lo interroga. E non dice sempre ciò che vogliamo sentirci dire. Un pugno nello stomaco, ma è il libro dell’anno.