Un'altra assurda campagna per cancellare il Nobel
Il Trinity a Dublino epura il genio della Fisica Schrödinger, che accolse quando fuggì dal nazismo. “Adescava ragazzine”
Mentre l’Europa finiva nella morsa del nazismo, il leader irlandese Éamon de Valera convinse il grande fisico austriaco Erwin Schrödinger a trasferirsi a Dublino in un istituto di ricerca che doveva ancora essere inaugurato. Schrödinger aveva poche opzioni. Stava per essere licenziato dall’Università di Graz in Austria per “inaffidabilità politica”. Così il padre della Fisica quantistica e vincitore del Nobel scappò a Roma con tre valigie e dieci marchi in tasca. E da lì arrivò a Dublino, con al seguito la moglie, la figlia e l’amante. Perché sì, Schrödinger era un donnaiolo, ma come ebbe a scrivere Albert Einstein, “l’idea del tuo lavoro scaturisce dal vero genio”. E così l’Irlanda lo accolse a braccia aperte. Vi trascorrerà diciassette anni, Schrödinger. Alla fine, sebbene il fisico descrisse Dublino come “l’unico posto al mondo in cui una persona come me sarebbe in grado di vivere comodamente e senza obblighi diretti, libera di seguire tutte le sue fantasie”, alla fine tornò nella sua amata Austria nel 1956.
Adesso la scuola di Fisica del Trinity College di Dublino annuncia che cancellerà il nome di Schrödinger da un’aula a lui dedicata. Un articolo sull’Irish Times il mese scorso ha denunciato Schrödinger come uno che accarezzava ragazze di appena 12 anni. L’aula magna “Schrödinger” cambierà nome, così come la conferenza annuale dedicata al fisico. Nelle stesse ore, anche l’iconico romanzo di George Orwell “1984”, scritto nel 1949 sugli orrori della censura e della minaccia totalitaria, veniva censurato dalle università inglesi. L’Università di Northampton ha emesso un avviso sul libro: il romanzo contiene “materiale esplicito” e gli studenti potrebbero trovare 1984 “offensivo e inquietante”. Anche “Endgame” di Samuel Beckett è sotto censura, mentre in silenzio la Bbc, dove Orwell ha lavorato a lungo, in queste ore sta cancellando puntate di celebri programmi del passato considerati “razzisti, misogini, sessisti, omofobi”.
Ma allora non c’è tempo da perdere. C’è una schiera di pionieri della Fisica che vanno abbattuti, da Werner Karl Heisenberg, l’altro Nobel padre della Fisica quantistica che lavorò con i nazisti, ad Albert Einstein, che non adescava ragazzine ma trattava molto male la moglie e i cui diari di viaggio privati recentemente pubblicati hanno rivelato opinioni razziste e xenofobe, dai cinesi “sporchi e ottusi” agli egiziani “levantini come vomitati dall’inferno”.
Isaac Newton di Fisica se ne intendeva, ma non passerebbe il nuovo concorso di bellezza morale, così ora è descritto come un beneficiario di “attività dell’èra coloniale” nel nuovo curriculum “decolonizzato” della Sheffield University. Gli studenti delle tre leggi della Fisica saranno esposti alle “origini globali e al contesto storico” delle teorie di Newton. Si vogliono superare gli approcci “eurocentrici”. Si afferma anche che altri grandi nomi come il matematico Pierre Simon Laplace e lo scienziato-filosofo Gottfried Wilhelm Leibniz “potrebbero essere considerati beneficiari dell’attività dell’èra coloniale”. Visto che l’Università di Edimburgo ha eliminato il nome di David Hume, il padre dell’Illuminismo scozzese, dalla sua torre più famosa, andrebbero cancellati subito anche Immanuel Kant, per il quale “l’umanità è al suo grado maggiore di perfezione nella razza dei bianchi”, e Aristotele, per il quale “il maschio è per natura superiore e la femmina inferiore”. Non ce n’è abbastanza per eliminarli dai curricula, questi bigotti?