Dostoevskij torna a Napoli. Il murales contro censura e russofobia
“La cultura ha il compito di fare da ponte, di unire i popoli perché solo nelle diversità si possono creare dei sentimenti di fratellanza”, dice Jorit, lo street artist che dopo le polemiche sullo scrittore russo ha disegnato il suo volto
Dostoevskij è tornato a Napoli e ora osserva dei ragazzini andare a scuola. Il suo volto si impone su una facciata dell'istituto Augusto Righi grazie al progetto dal nome “Right between the eyes”, promosso dalla fondazione Jorit in collaborazione con la regione Campania.
“Pensavo fosse giusto lanciare un messaggio da Napoli dopo l'episodio increscioso che ha riguardato la censura del corso di Dostoevskij”, ha detto lo street artist napoletano che ha realizzato l'opera.
La polemica a cui si riferisce Jorit è la decisione dell'Università Bicocca che dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia ha pensato di cancellare il corso su Dostoevskij tenuto da Paolo Nori. Una scelta che ha creato un forte dibattito e che ha mostrato tutti i limiti insiti nel vivere in una bolla a compartimenti stagni. Come se boicottare un autore che, come osservato dallo stesso Nori, ”è stato condannato a morte per aver letto, pubblicamente, un testo proibito” avesse senso. Come se censurare un libro o un autore in generale avesse senso per mostrare il dissenso contro la guerra che si combatte oggi in Ucraina.
“La cultura ha il compito di fare da ponte, di unire i popoli perché solo nelle diversità si possono creare dei sentimenti di fratellanza” dice Jorit, che aggiunge come “questo sentimento russofobico che sta prendendo piede in Italia è molto pericoloso, anche perché per pote sconfiggere la guerra bisogna conoscerla”, e la cultura resta l'unica arma a nostra disposizione. Per questo motivo, oggi più che mai, “bisogna leggere Dostoevskij”.
E così l'autore russo, nato nel 1821 e quasi censurato nel 2022, fa ritorno a Napoli. Proprio lui che nel corso della sua vita l'aveva visitata più volte, e che in L'idiota l'ha descritta come una città in cui si respira il mistero, una nuova Gerusalemme piena di bellezza, dove si può andare oltre l'orizzonte.