Un libro "badiale" raccoglie tutte le “Icone” realizzate dal naturalista settecentesco William Jones, e che ritraggono, in quasi 1.300 illustrazioni, farfalle e falene fin nel dettaglio più minuto
Beniamino Placido riteneva di non far torto ai libri paragonandoli ai trattori: «sono» - scriveva - «strumenti per pensare, per capire, per sentire. Non sono farfalle iridescenti a cui reagire tracciando a nostra volta squisite iridescenze». A far dissentire da tale prospettiva, così compunta, virtuosa, concettosa, induce però l’apparizione, invero sempre più rara, di certi tomi corposi e carnosi, capaci di dare un piacere quasi fisico a chi carezza con lo sguardo la loro carta soave, vellicando il desiderio di tornare a dimorare per qualche momento nell’orbis pictus dell’infanzia: di rigiocare con le parole, le immagini, i colori, gli oggetti, indulgendo in una gioiosa identificazione mimetica; ovvero di consacrarsi ad una voluttuosa vacanza dall’imperativo di una pensosa valutazione, per accondiscendere soltanto ad un desiderio ludico, ad una curiosità divertita.
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