Un evento mondano
Amber Heard vs Johnny Depp: dopo il divorzio, il processo da 100 milioni
Il contenzioso che vede opposti gli ex coniugi si trasforma in show. La Heard chiede all'attore un risarcimento milionario, ma per Depp è "una bugiarda machiavellica"
Un matrimonio finisce ma un divorzio dura tutta la vita, diceva Woody Allen in uno dei suoi film. Intendeva: un divorzio celebrato, con gli alimenti fissati e la libertà ritrovata (magari di sposarsi un’altra volta, senza godere la nuova felice condizione). Non aveva certo in mente “La guerra dei Roses” che dal 2016 oppone Amber Heard a Johnny Depp. Da lunedì a Fairfax, Virginia – luogo scelto perché lì viene stampato il Washington Post che ha un ruolo nella vicenda – è iniziato il processo che oppone i due ex coniugi. Grande folla di fan, e una lista di testimoni che ne fa un evento mondano: sono attesi – via link, quindi la possibilità di selfie si riduce parecchio – Elon Musk, James Franco, Paul Bettany. Assieme al divorzio, Amber Heard aveva chiesto per il consorte un’ordinanza restrittiva. Era stata concessa, poi sospesa quando i coniugi, poche ore prima dell’udienza, avevano sospeso le ostilità dichiarandosi in pace, era solo un amore litigarello. Depp aveva dato alla consorte 7 milioni, la consorte li aveva girati in beneficenza (o forse no: ora che le ostilità sono riesplose, anche il bel gesto è stato messo in dubbio).
Il colpo di coda, o colpo di grazia, risale al 2018, quando Amber Heard, che nell’istanza di divorzio aveva già accennato a violenze domestiche, scrive un articolo per il Washington Post sulle donne maltrattate. La forza del movimento l’aveva spinta a esporsi personalmente, anche lei aveva subìto violenze fisiche e verbali. Non faceva il nome di Johnny Depp, ma visti i precedenti, e in piena atmosfera da caccia alle streghe, bastava il sospetto per perdere importanti contratti già firmati. Per dire: dai “Pirati dei Caraibi” l’attore è finito a doppiare il film d’animazione dei “Puffin”. Avrebbe dovuto cacciare gli Animali fantastici nel film tratto da J. K. Rowling – reietta, ma le sue storie ancora incassano. Cinquanta milioni di dollari di danni, ha calcolato Depp vedendosi franare la carriera sotto gli occhi. Un bel risarcimento avrebbe potuto restaurare l’armonia.
Contrattacco. Amber Heard ha calcolato i danni da lei subiti nel doppio tondo, e ora chiede all’ex marito 100 milioni. Con un sovrappiù di pathos: “Ho visto l’uomo dei miei sogni trasformarsi in un mostro violento per colpa delle droghe”. Depp risponde descrivendola come “una bugiarda machiavellica, disposta a tutto per difendere la propria immagine”. Secondo le prime testimonianze al processo – la sorella dell’attore, favorita dall’ordine di entrata – violenta era la consorte, che chiamava Johnny Depp “vecchio grassone”. Aggravante: l’attore aveva appena firmato un contratto con Christian Dior, magari non aveva più la linea di quando girava “Edward Mani di Forbice”, ma certo non era una botte.
Siccome il mondo deve sapere, sono già al lavoro i documentaristi di Discovery: raccolgono testimonianze, filmini, nastri, dichiarazioni. Il docu-reality sarà intitolato “Johnny vs Amber”, e ovviamente ha lo scopo di stuzzicare la nostra morbosa curiosità. Sensibilizza sulla violenza domestica, come abbiamo fatto a non arrivarci da soli?