Erano le star dell’accademia americana, hanno criticato l’ortodossia progressista e sono stati distrutti. Se la colpa non c’è, la si inventa
Quando all’Evergreen College un gruppo di studenti ha organizzato una “Giornata di esclusione dei bianchi”, per sostenere i compagni di colore, un professore di biologia si è rifiutato di infilare la testa nella sabbia e ha denunciato pubblicamente l’evento come “razzista e segregazionista”. Bret Weinstein ha finito per dimettersi, pagando il prezzo più alto, insultato dagli studenti che ne hanno chiesto il licenziamento, accusato di sfruttare la sua fede ebraica per nascondere l’odio “anti-nero”. Hanno pensato persino di rapirlo.
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