È morto Raffaele La Capria
Lo scrittore aveva 99 anni, vinse il premio Strega nel 1961 con il suo capolavoro "Feriti a Morte". “Dopo la vittoria tutti i miei amici cominciarono a diffidare del libro”
È morto Raffaele La Capria. Lo scrittore aveva 99 anni. Nel 2016, intervistato da Salvatore Merlo, disse che "ho novantatré anni e la morte non mi fa più paura, ho piuttosto paura dell’eternità. Penso che non bisogna superare il senso del limite. E la morte è un limite sacro".
Nel 1961 Raffaele La Capria vinse il premio Strega con il suo capolavoro "Feriti a Morte". “Dopo la vittoria tutti i miei amici cominciarono a diffidare del libro”, che era “Ferito a Morte”, raccontava a Salvatore Merlo. “Compresa Elsa Morante, che pure lo aveva presentato. Elsa era una donna impulsiva, la sua non era meschinità, semplicemente s’era forse accorta quanto io le fossi in realtà estraneo: il mio partito era quello del senso comune, della logica elementare, dei sentimenti, mentre tutt’intorno, in Italia, spirava una certa idea dell’impegno ideologico, c’era Pasolini… E invece, guardi, tutta la storia della letteratura è composta da una semplice e sublime sostanza: la comunicazione dei sentimenti, delle emozioni. La Storia, quella con la esse maiuscola, ci racconta l’assedio di Troia da parte degli Achei. Ma la letteratura è composta dai sentimenti di Andromaca e di Ettore”.
[qui trovate le speciale sul premio Strega 2022 di Mariarosa Mancuso]
"Ferito a morte" non è stato il solo gran libro che ha scritto, "sarebbe tempo di rileggersi tutta l’opera dello scrittore, così poco italiana, per nulla verbosa, piena di grazia invisibile", anzi servirebbe "essere Raffaele La Capria per averne in dono la visione della vita, lo sguardo panoramico e la salutare antiretorica, quell’antiretorica praticata sempre, brandita mai, men che meno inflitta come valore contundente, vissuta senza clamori e senza che l’autore, della propria appartata circostanza, abbia mai fatto vessillo che garrisce al balcone", scriveva Marco Archetti sul Foglio.