Jack Black in una scena di Alta fedeltà (High Fidelity), film del 2000 di Stephen Frears, tratto dall'omonimo romanzo di Nick Hornby 

su le cuffie

Podiocast, i cinque podcast da non perdere ad aprile 2023

Enrico Cicchetti

Una storia finita malissimo e un documentario lisergico, le nostre eredità digitali, un dramma cileno e tutta la verità nient'altro che la verità su quelle canzoni che vi pare di avere già sentito. La classifica delle migliori "cose da ascoltare" uscite (più o meno) questo mese

Podiocast è l'appuntamento del Foglio con i nuovi podcast in cerca di ascoltatori. Vi segnaliamo – senza formalizzarci troppo sulle date di pubblicazione – i podcast italiani più interessanti in uscita o disponibili online da poco. Insomma, quelli più freschi e interessanti e che metteremmo sul "podio" di questo mese. Buon ascolto.


    

"Troppe verità"

Dove ascoltarlo: su Audible

Fiorenza Sarzanini per Chora Media 

È una storia scivolosa. Una di quelle che sembrano un incidente, che partono con una ragazzata, e invece trascinano nel dramma i suoi protagonisti, come avvolti da una sorta di maledizione. E che si rivela un rebus al quale ancora oggi manca una soluzione. È la storia di uno spaccio di droga finito malissimo, ma anche quella di depistaggi e incongruenze nelle indagini e nei processi. Tanto che, il 15 marzo scorso, la Corte di Cassazione, dopo diverse ore di camera di consiglio, ha deciso che servirà un nuovo processo d'appello per l'americano Gabriel Natale Hjorth, accusato di concorso nell'omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega.

  

 

Cerciello Rega il 26 luglio 2019 aveva 33 anni ed era rientrato da una settimana dal suo viaggio di nozze. Nelle prime ore di quel venerdì, a Roma, è stato ucciso con undici coltellate da Finnegan Lee Elder, un ragazzo californiano che si trovava con Gabriel Natale Hjort, e per il quale la Corte ha ora stabilito un nuovo appello per il reato di resistenza e per le aggravanti. Finnegan è tormentato e instabile, è in viaggio per l'Europa per ritrovare sé stesso dopo dei tentativi di suicidio; mentre Gabriel è di buona famiglia e si trova a Roma per visitare dei parenti. Nel tentativo di comprare della cocaina a Trastevere, si ritrovano protagonisti di un delitto. Ma cos'è successo davvero quella notte di quasi quattro anni fa? Fiorenza Sarzanini, vicedirettrice del Corriere della Sera, prova a ricostruirlo in sei puntate da 45 minuti (più un commento bonus pubblicato in seguito alla sentenza di Cassazione). Appoggiandosi a registrazioni e testimonianze, attraverso un lavoro d’inchiesta di oltre due anni, la giornalista - insieme ad Alessia Rafanelli e Pablo Trincia e in collaborazione con Francesca Abruzzese e Mauro Pescio - guida l’ascoltatore in una ricostruzione dei fatti che punta l’attenzione sulle troppe verità che sono state omesse o manipolate. E sui comportamenti ambigui di esponenti delle nostre istituzioni. Una storia scivolosa, appunto. ricostruita in un podcast notevole.

Nota a margine. Nei commenti alla serie il pubblico di Audible, abituato alle eccezionali voci narranti di grandi attori, si lamenta per quella di Sarzanini. Lecito, ma non siamo di questo parere: un attore non avrebbe avuto lo stesso effetto. Se non bastasse ci sono i nomi pesanti dei collaboratori che hanno scritto questo lavorot a fare da ulteriore garanzia. Provare.

 

Disponibile dal 13 marzo


  

Figli del silenzio

Dove ascoltarlo: su tutte le app

di Elena Basso e Giulia de Luca per IrpiMedia

   

 

"Pensa che pure io che mi occupo di America Latina non conoscevo questa storia", mi scrive un giorno su Whatsapp un'amica che lavora al Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli. Clicco sul link e parte questo reportage su una vicenda terribile e decisamente poco conosciuta. Dal 1950, con un picco durante la dittatura militare di Augusto Pinochet, oltre 20mila bambini sono stati strappati ai loro genitori e dati illegalmente in adozione a famiglie dei paesi più ricchi del mondo. A molte madri veniva detto che i loro bambini erano nati morti. I loro figli invece sono cresciuti senza avere idea che qualcuno li stesse cercando, la maggior parte di loro ha vissuto senza conoscere le proprie origini.

 

 

Ma negli ultimi anni un gruppo di madri si è riunito per cercare i figli scomparsi. Da allora ha iniziato a indagare anche la giustizia cilena scoprendo un traffico che ha coinvolto enti religiosi, funzionari dello stato cileno, assistenti sociali e militari. Nessuno dei governi europei, a oggi, ha partecipato alle indagini delle autorità di Santiago. Cinquecento bambini sono cresciuti in Sardegna, portati in Italia da un gruppo di suore. Chi sono questi "figli del silenzio"? E chi sono le loro vere famiglie che li cercano dall’altra parte dell’Oceano? Giulia de Luca, giornalista di Rai Radio 3, e la freelance Elena Basso sono andate a cercarli. Queste sono le loro storie. Podcast peperone: buono ma pesante


     

Still online. La nostra eredità digitale

Dove ascoltarlo: su Storytel

di Beatrice Petrella

"Se morissi oggi, cosa troverebbero i tuoi cari nel tuo telefono? Riuscirebbero a sbloccarlo? E il tuo computer, il tuo internet banking, i tuoi account social, le tue foto, anche quelle più private?". Abbiamo ascoltato in anteprima i primi due episodi del podcast di Beatrice Petrella (giornalista freelance che collabora con The Vision, Domani, L'Espresso) in uscita su Storytel da martedì 11 aprile.  Petrella ci spiega come è cambiato il nostro rapporto con la morte nell'èra digitale e qual è il destino delle nostre identità digitali quando il nostro corpo in real life non c'è più. Che fine faranno i nostri dati, le password, le immagini e gli alter ego virtuali una volta che noi ce ne siamo andati? Petrella, moderna Pollicino, segue le tracce che lasciamo su internet per raccontarcelo con l'aiuto di docenti e filosofi, avvocati ed esperti di tecnologia, a partire da una storia personale: "BIP! Nell'ottobre 2010 l'icona MSN di mio padre è diventata verde: è tornato online. Tutto normale, non fosse che mio padre era morto da tre mesi. Quella piccola icona trasparente, diventata verde forse per colpa del tecnico che formattava per l'ultima volta il suo computer, me la ricordo come se fosse ieri".

Dai software alla Black Mirror al testamento digitale, dai QR code al diritto all'oblio, dalle tracce in rete lasciate inconsapevolmente agli aldilà tecnologici nella narrazione cinematografica e agli scenari che la letteratura e la filosofia nei secoli ci hanno suggerito. Passeggiata senza Alighieri ma con tanti Virgilio, nel limbo dell'online.

    

Dall'11 aprile


    

Soundalike

Dove ascoltarlo: su tutte le principali piattaforme

di Antonio Visca e Cristiano Macrì per OnePodcast

  

  

Quota ripescaggi, perché i nuovi episodi hanno iniziato a uscire online già da gennaio. Ma Soundalike è uno dei podcast più interessanti nel panorama di quelli a tema musicale e merita un ascolto anche solo per le sue puntatone "medley". 

Vi è mai capitato di ascoltare una canzone per la prima volta e avere la sensazione di averla già sentita? Michael Jackson aveva davvero copiato Albano? Cosa hanno in comune Ava Max e i Bon Jovi? Tiziano Ferro si è almeno un po’ ispirato ad R. Kelly? Possibile che mega hit come Papa don’t preach di Madonna o Whatever degli Oasis siano in realtà due plagi? Visca e Macrì vanno a caccia di canzoni che sembrano altre. Occhio però, perché tra ispirazioni, omaggi, assonanze, campionamenti più o meno dichiarati, scopiazzature e veri plagi, con tanto di processi giudiziari, il confine è molto labile. C'è un mondo da scoprire (con le orecchie, naturalmente).


    

Pane e fantasmi

Dove ascoltarlo: su RaiPlay Sound

Amedeo Berta per Tre Soldi di Rai Radio 3

Podcast perfetto per le piogge di primavera. Sembra che, per diversi anni agli inizi del Novecento, la piccola isola di Alicudi sia stata scenario di un'allucinazione collettiva, che avrebbe coinvolto tutti i suoi abitanti. La segale con cui veniva fatto il pane, colpita da un fungo parassita che si nutre di cereali e produce acido lisergico, avrebbe trasformato le fragranti pagnotte in un un preparato all'Lsd. Cosa c'è di vero? Amedeo Berta, già produttore e conduttore di STRANO Podcast, ha passato nell'isolotto delle Eolie tutte le estati della sua adolescenza. Decide di tornarci dopo anni di assenza, per realizzare questo documentario e farsi raccontare la storia direttamente dagli isolani. E raccoglie così memorie stralunate e visioni misteriose, leggende, voci. Ma anche qualcosa di più. Storie di streghe, canti di sirene, cani fantasma. Berta, con le sue paranoie di ansioso documentarista al battesimo del fuoco (o del microfono), trasforma un viaggio alla scoperta del passato in un viaggio alla scoperta dei propri limiti e delle proprie paure.

  

   

Nota a margine. Nel recensirlo sulla newsletter "Orecchiabile" (per altro consigliatissima nonostante l'abuso di schwa), Chiara Sagramola conia il neologismo paraaudio: “la parte accessoria e complementare di un lavoro audio”. Ha molta ragione. Come nel caso di Johnny Faina con C'è vita nel grande nulla agricolo, Berta lavora "in maniera egregia sulla costruzione di immagini coordinate che funzionino non solo per attirare l’occhio di chi scorre annoiato sui feed di Instagram, ma soprattutto come una vera  estensione del contenuto audio, aprendo la strada a un diverso modo di pensare a come proporre e far vivere lavori come Pane e Fantasmi al di fuori delle nostre orecchie".

Di più su questi argomenti:
  • Enrico Cicchetti
  • Nato nelle terre di Virgilio in un afoso settembre del 1987, cerca refrigerio in quelle di Enea. Al Foglio dal 2016. Su Twitter è @e_cicchetti