neologismi
"Eccezionale": Pelé diventa un aggettivo ed entra nel vocabolario portoghese
Da mercoledì “Pelé” è la parola più nuova del dizionario Michaelis, il più usato nel mondo lusofono. Significa: "Incomparabile, unico, fuori dal comune". L'inziativa è il risultato di una campagna promossa dalla Fondazione che porta il nome del campione brasiliano, che ha raccolto 125mila firme
Pelé entra nel vocabolario portoghese come aggettivo. Da mercoledì “Pelé” è la parola più nuova del dizionario Michaelis che non ha in realtà il valore ufficiale del Dictionnaire de l'Académie française o del Diccionario de la Real Academia Española, e neanche il prestigio storico dell’Oxford English Dictionary, del Deutsches Wörterbuch iniziato dai Fratelli Grimm o della nostra Accademia della Crusca. È tuttavia il più usato nel mondo lusofono, non esistendo ancora uno strumento con il sostegno analogo delle accademie nazionali dei nove paesi dove il portoghese è lingua ufficiale. 280 milioni di persone, dunque, saranno formalmente autorizzati a utilizzare espressioni tipo “il Pelé del tennis” o “il Pelé della fisica quantistica".
La voce è: “pe.lé® adj m+f sm+f Que ou aquele que é fora do comum, que ou quem em virtude de sua qualidade, valor ou superioridade não pode ser igualado a nada ou a ninguém, assim como Pelé®, apelido de Edson Arantes do Nascimento (1940-2022), considerado o maior atleta de todos os tempos; excepcional, incomparável, único. Ele é o pelé do basquete. Ela é a pelé do tênis. Ela é a pelé da dramarturgia brasileira”. Proviamo a tradurre: ““pe.lé® agg. m+f sm+f Che o colui che è fuori dal comune, che o chi in virtù della sua qualità, valore o superiorità non può essere eguagliato a niente o a nessuno, così come Pelé®, soprannome di Edson Arantes do Nascimento (1940-2022), considerato il maggior atleta di tutti i tempi; eccezionale, incomparabile, unico. Egli è il pelé del basket. Lei è la pelé do tênis. Lei è la pelé della drammaturgia brasiliana”.
La R indica che la nuova parola è un marchio registrato. L'inserimento di "Pelé" nel dizionario è stato infatti il risultato di una campagna promossa dalla Fondazione Pelé, che in un paio di mesi ha raccolto 125.000 firme su internet. La proposta ha avuto il sostegno del Santos, il club dove O Rei ha giocato gran parte della sua carriera sportiva, e del gruppo di comunicazione Globo.
Il più grande idolo della squadra brasiliana, considerato da molti il miglior calciatore di tutti i tempi, è morto il 29 dicembre all'età di 82 anni a causa di un'insufficienza multiorgano derivante dal cancro al colon di cui aveva sofferto il precedente anno. Finora è l'unico giocatore ad aver vinto tre Mondiali: Svezia 1958, Cile 1962 e Messico 1970. È famoso anche come il calciatore dei 1000 goal: il millesimo sarebbe stato fatto mercoledì 19 novembre 1969 alle 23:23, davanti a 65.157 spettatori, in una partita tra il Vasco da Gama e il Santos ospite, corrispondente al torneo Roberto Gomes Pedrosa, equivalente all'attuale campionato di serie A “Brasileirão”, e che si concluse con una vittoria per 2-1 per gli ospiti.
La squadra locale era andata in vantaggio dopo 16 minuti, anche se al 55’ Peixe pareggiò. Al 78' Clodoaldo toccò in profondità per Pelé, che venne atterrato dal difensore Fernando non appena entrato in area. L'arbitro Manoel Amaro de Lima non esitò a concedere un rigore, che provocò le proteste dei giocatori del Vasco. “Ero vicino al gioco e con calma ho fischiato un rigore. Se dovessi rifarlo oggi, lo farei perché l'ho fatto con totale onestà. Ma ammetto che non vedevo l'ora di passare alla storia come l'arbitro che concesse il millesimo gol a Pelé”, confessò l’arbitro anni dopo. Lo stesso Pelé ammise che se ci fosse già stato il Var forse il rigore non sarebbe stato concesso.
In tutto Pelè diceva di aver segnato 1.284 gol in 1.367 partite. Ma secondo l'International Federation of Football History and Statistics (IFFHS), Pelé ha segnato in realtà 541 gol in 560 partite ufficiali di campionato con Santos e Cosmos, cioè senza contare le amichevoli o gli impegni con la squadra brasiliana. Un'inchiesta del giornalista Martín Estévez pubblicata sulla rivista argentina El Gráfico nel 2012 ha stimato che tenendo conto dei tornei nazionali e internazionali degli unici due club in cui ha giocato e sommando le partite con la nazionale sia nelle partite ufficiali che nelle amichevoli contro altre squadre importanti, il brasiliano raggiunge 757 goal. A 1284 si arrivebbe aggiungendo innanzitutto goal fatti in amichevoli e partite precampionato: 446 con il Santos e 26 con il Cosmos. E poi 9 in una squadra dello Stato di San Paolo, 6 in una squadra creata tra i giocatori di Santos e Vasco da Gama, 18 in esibizioni per la nazionale brasiliana, 3 nell'Unione Atleti del San Paolo, 5 in partite di beneficenza e 14 nella squadra dell'esercito brasiliano durante un torneo sudamericano tra le forze di sicurezza di vari paesi con alcune guest star.