A Scampia il festival sociale “Tutt 'egual song ‘e criature”
Smean Energy, associazioni di quartiere, istituzioni e gli scatti di Olivieri Toscani per i diritti dell’infanzia e per la loro salvaguardia nelle periferie
Tremila metri quadri per i volti dei ragazzi di Scampia ritratti da Oliviero Toscani, un festival musicale, una mostra con gli scatti elaborati dai giovani under 18 del quartiere per il progetto sociale “Tutt ’egual song ‘e criature”, evento a scopo benefico per i diritti dell’infanzia e per la loro salvaguardia soprattutto nelle periferie, organizzato dalla Smean Energy, consorzio di imprese del settore costruzioni e nel campo dell’efficientamento energetico. Un progetto, illustrato in una conferenza stampa a Montecitorio, che ha coinvolto in una gara di solidarietà associazioni, artisti e istituzioni.
“Abbiamo usato gli spazi disponibili dati dai nostri ponteggi per lanciare un messaggio e fare qualcosa di buono e soprattutto di bello - ha spiegato l’avvocata Wanda Sciarrino della Smean Energy - Perché a Scampia la bellezza c’è e quei ragazzi sono il presente e soprattutto il futuro non solo di Scampia, ma del Paese”.
Lo sa bene Alessandra Clemente, che a Napoli è consigliera comunale oltre che Presidente della Fondazione Silvia Ruotolo onlus: “Scampia rappresenta una comunità resiliente e forte. Se è possibile qui, è possibile ovunque, rompendo pregiudizi e luoghi comuni”. Le fa eco Nicola Nardella, che, da Presidente dell’Ottava Municipalità di Napoli, di quel quartiere è il rappresentante istituzionale “Oggi si può parlare di un modello Scampia. Incontrarsi in un parco, a un concerto, a una rappresentazione artistica fa in modo che si produca comunità. È così che nasce la ricomposizione sociale e l’esperienza di cooprogettazione del territorio”.
Il Festival di beneficienza vedrà infatti molti momenti di aggregazione e di una progettazione a lungo termine. Sarà inaugurato il 20 giugno con la scopertura dei teli e con una conferenza stampa alla facoltà di medicinanell’ex Vela H, proseguirà con l’esposizione fotografica degli scatti elaborati dai giovani under 18 del quartiere e premiati da Oliviero Toscani e terminerà il 22-23 giugno con i concerti di Franco Ricciardi e di Clementino organizzati presso la villa comunale di Scampia.
“Si sceglie Scampia per dare logica al riscatto del Sud, una area martoriata, territorio fertile per la fame, la voglia, il desiderio, la gioia di sognare un futuro diverso. Noi siamo stati fortunati - racconta Ranieri Ricciardi, il Presidente del consorzio Smean energy - e investiamo nello stato sociale, nel ripristino di un quartiere, portando know how, il nostro sapere. Intendiamo far lavorare le persone per il proprio quartiere in un laboratorio edile permanente, per portare benessere laddove non c’è e dove portare ricchezza significa distruggere la criminalità”.
Proprio sui temi del lavoro è nata la convergenza con le associazioni che operano sul territorio. “Abbiamo voluto creare una occasione di riscatto per il quartiere - ha spiegato Patrizia Palumbo, Presidente dell’associazione Dream Team Donne in Rete per la Ri-Vitalizzazione Urbana -. Ci accomuna la convinzione che la promozione di un territorio passi attraverso la riqualificazione, prima di tutto sociale, e non c’è nulla di più riqualificante del lavoro, per far emergere le persone da contesti di degrado”.
Perché il Festival di beneficienza non è volto solo alla tutela dei diritti e al riscatto di immagine del quartiere, ma sarà l’occasione per raccogliere fondi e dare vita a un progetto più ampio. “Noi ci occupiamo di edilizia - ha spiegato ancora Sciarrino - È la concretezza di ciò che facciamo, insieme le tante associazioni che lavorano nel quartiere, che ci ha spinti a voler lanciare un messaggio di riscatto vero e visibile. Scampia offre terreno fertile per realizzare un quartiere energeticamente autonomo. Offrire energia elettrica totalmente pulita ad un costo irrisorio a chi fa fatica ad arrivare a fine mese, significa migliorare la qualità della vita di quelle persone. Affinché i ragazzi ritratti nelle foto guardino al futuro con meno paura e più speranza”.
Universalismo individualistico