Podiocast, i cinque podcast da non perdere a febbraio 2024
Il vento dell'oceano e la puzza di marcio. La nostra storia prima che diventasse tale e quella degli anni Novanta. E un racconto in musica
L'invasione
di Luca Misculin e Riccardo Ginevra prodotto da Il Post
La nostra storia prima che diventasse storia. C'è stato un momento, il mese scorso, che se chiedevo ai miei amici cosa stavano ascoltando di interessante, mi rispondevano tutti "L'invasione". Se uno mi avesse detto che nella mia bolla sarebbe andata alla grande una serie che parla del "protoindoeuropeo" – la lingua che è alla radice di molte di quelle che parliamo oggi, dall’italiano all’indi, dal russo al persiano – non ci avrei creduto. O avrei pensato che era il caso di farsi qualche domanda sul tipo di persone che frequento. Eppure questo podcast si è rivelato un viaggio misterioso e affascinante, che incrocia linguistica e mitologia, archeologia e genetica. Un'avvincente cavalcata (e la parola non è casuale) nell'Europa di cinquemila anni fa. Nb: Le puntate sono parecchio lunghe, preparatevi.
Ambrogio Atlantico
di Matteo Caccia prodotto da Mismaonda per Radio 24
Ambrogio Beccaria è milanesissimo, a partire da nome e cognome. Roba di buona borghesia meneghina e di risotti allo zafferano. Solo che lui se li cucina, con una pentola a pressione, mengtre veleggia sull'Atlantico. Ambrogio Beccaria è il nuovo Soldini, il nuovo asso della vela italiana, scriveva Michele Masneri, che un paio d'anni fa con il navigatore oceanico ha realizzato il video racconto "Solitario ma non troppo”.
Qui invece c'è un altro grandioso narratore, Matteo Caccia, che ci rinfresca le orecchie con un anno nella vita di Ambrogio e della sua barca nel mezzo delle due regate atlantiche più importanti della vela mondiale: la “Rotta del rhum” e la “Rotta del caffè”. Cosa accede prima, durante e dopo queste regate, le partenze durissime e il cattivo tempo, la vita durante la navigazione, gli arrivi al cardiopalma, i problemi a bordo e come Ambrogio li ha affrontati. Un audio documentario in un episodio unico, fatto di interviste e di messaggi audio che i due si sono scambiati durante la navigazione. C'è tutto: l'avventura, il talento, l’imprevedibilità degli elementi. E un sacco di mare e di vento. Anche in cuffia.
Mele marce (stagione 2)
di I Diavoli prodotto da Will
"Tutte le famiglie felici si somigliano, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo". All'incipit di Anna Karenina, tanto universale da reggere a qualsiasi esperimento, I Diavoli sostituiscono le parole "famiglia" e "infelicità" con "azienda" e "fallimento". Mele MArce ha vinto il Podcast Award del festival ilPod nel 2023 e ora ritorna con una seconda stagione. Dal capitalismo di stato finito male, come quello del colosso cinese Evergrande, al flop della Purdue Pharma con l'Oxycontin, fino ai cryptoscandali. Le storie finite male possono essere più interessanti delle storie di successo. Perché "raccontare i fallimenti, in fondo, è un modo per costruire il futuro".
Io, Lupo. Per gli amici, Ivan Graziani
di Niccolò Agliardi e Dischi Numero Uno
Ivan Graziani è nato in Abruzzo nel '45 e morto in Romagna nel '97. In mezzo quindici album in studio, una caterva di raccolte e singoli e pure un album postumo, con materiale di studio inedito e canzoni interpretate da grandi artisti, gente come Renato Zero e Antonello Venditti, solo per dire. Poi, a fine gennaio, è uscito un altro album postumo. Postumissimo. "Ivan Graziani – Per gli amici" sono otto tracce inedite, canzoni ritrovate e rieditate grazie al lavoro dei figli Filippo e Tommaso e distribuite dalla storica Numero Uno. La casa editrice, insieme a Niccolò Agliardi (niente male pure le sue Notti al falò), poi ha realizzato questo podcast, che è un regalo per le orecchie e per il cuore. Ci sono dentro voci e sorrisi, ricordi irriverenti e teneri, plettrate folli. Ci sono le parole di Anna Bischi, moglie di Ivan, quelle dei suoi due figli. Ma anche quelle di Lucio Leoni, di Dario Brunori, di Elodie... E poi c'è la musica, che in un podcast non può mai mancare ma che qui è quella strepitosa di Graziani: canzoni che riescono a tenere insieme poesia, solitudine e scorrettezza. "Troppo incompleta per essere una biografia, troppo disordinata per essere una cronistoria", dice l'autore. Semplicemente, un racconto.
Tribù
di Silvia Rossi prodotto da Vois Network
Cosa vi ricordano “Emiglio è meglio”, i VHS e il FestivalBar? Tribù è una corsa con la DeLorean di Doc per ritornare al futuro degli anni Novanta. O almeno alla loro versione milanese. Quel decenniop magico in cui tutto sembrava possibile. Un'esplorazione, tribù dopo tribù (alternativi e fighetti, hippoppettari e tamarri) tra musica, tv e cine. Attraverso le voci di chi quegli anni li ha vissuti a pieno. Due nomi, per farvi un'idea? Daniele Bossari e i Finley. Non è proprio un podcast di questo mese – il primo episodio è stato pubblicato a ottobre 2023 – ma i nuovi episodi realizzati da Silvia (giornalista e founder del progetto @itrentenni) sono ancora in uscita, ogni giovedì. E poi, in fondo, qui le regole le facciamo noi e possiamo anche infrangerle. Chiusa molto anni Novanta!