C'È PODCAST PER TE
Podiocast, i cinque podcast da non perdere a giugno 2024
Il posto dei libri, il coraggio di dire No e un viaggio al termine dell'Impero. Una biografia inattendibile e qualche pillola di black humor. Le migliori "cose da ascoltare" uscite (più o meno) questo mese
Tra le novità del Foglio, questo mese vi presentiamo "Screenshot. Cose dai nostri schermi", il podcast di Pietro Minto che parla di cultura digitale e tecnologia, di quello che succede dentro i nostri schermi e di come i personaggi, gli eventi e le aziende che li abitano influenzano le nostre vite. Ogni puntata parla di una persona, una società o un fenomeno, della sua storia e della sua importanza. Perché quello che succede sui nostri schermi non rimane dentro i nostri schermi.
Shelf. Il posto dei libri
di Alessandro Barbaglia e Chiara Sgarbi per Mondadori
Shelf profuma di carta. E si sente la cura e la passione di chi la riordina e la spolvera. Fa venire voglia di una tazza di tè, di una bella poltrona accanto a una finestra luminosa. Di quel ritaglio di silenzio prima del tuffo. Strano per un prodotto che ti impegna le orecchie. Ovviamente Shelf fa anche venire voglia di sfogliarla, quella carta, per immergersi nelle mille vite che si trovano nelle sue storie. Sembra di ascoltare un bel programma radiofonico, ascoltando Shelf. Perché è brillante, dinamico, strutturato su diverse rubriche e movimentato da molte voci. Le principali sono quelle di Alessandro Barbaglia, poeta e libraio di Novara, e di Chiara Sgarbi, esperta di comunicazione e social media che vive a Berlino e su Instagram è @chiara_sui_libri. Sono proprio le rubriche a rendere l'ascolto coinvolgente e a risvegliare l'attenzione che a volte si può infrangere sulle mille piccole e grandi faccende che sbrighiamo con le cuffiette indosso. Dalla "Copertina", un racconto personale di Alessandro a tema libresco, ai consigli su misura di Chiara fino all’intervista a un libraio, a uno scrittore o a un protagonista del mondo dell’editoria. E poi c'è "Novità", la rubrica dedicata alla presentazione dei nuovi titoli, o "Dove leggo", uno spazio per dare voce agli ascoltatori che possono raccontare dove e cosa stanno leggendo. Al termine di ogni puntata, infine, i "Titoli di coda" con il riepilogo di tutte le letture citate. Cibo per la nostra passione, talvolta sopita, per la lettura.
Guareschi e il coraggio di dire no
di Paolo Colombo con Valentina Villa per Il Sole 24 Ore
Arriva la seconda stagione di History Telling. Dopo la splendida narrazione delle vicende della Romania di Ceaușescu, in questa serie di sei episodi lo storico Paolo Colombo racconta quella degli IMI, gli internati militari italiani che, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, si trovavano in zone sotto controllo tedesco. I nazisti li obbligarono schierarsi con la Repubblica Sociale e la Germania ma un milione di loro si rifiutarono e per questo finirono nei campi di concentramento. Tra loro anche il futuro autore di "Don Camillo e Peppone", Giovannino Guareschi, che alla vicenda dedicò un libro. La (nostra) storia è ancora ricca di spunti poco noti e immensamente emozionanti.
Gagliarda Potenza
di Mis(S)conosciute prodotto da Emons record
La storia inverosimile di una donna incredibile. Realtà o finzione: dove inizia l'una e dove finisce l'altra? Una domanda che circonda la vita avvincente di Goliarda Sapienza, scrittrice e attrice, tra le altre cose. Protagonista a pieno titolo della storia dell'Italia moderna pur non essendone mai illuminata dai riflettori. A cent'anni dalla nascita, le Mis(s)conosciute (Giulia Morelli, Maria Lucia Schito e Silvia Scognamiglio) realizzano un’indagine letteraria sull’autrice dell’Arte della gioia. In una tessitura raffinata alternano testimonianze e letture, interviste (tra cui quella al marito di Sapienza, Angelo Pellegrino) e racconto, memorie presunte e narrazioni inattendibili. Verità, bugie, l'ambiguità dei ricordi. Su tutto, un'indistruttibile vitalità.
La Lunga Notte dell'Impero
di Alessandro Barbero, prodotto da Chora e Intesa Sanpaolo Onair
Era il 2009 e con il ciclo di conversazioni "Il divano di Istanbul" il prof. Alessandro Barbero ci portava nell'Impero Ottomano alle prese con l'Europa cristiana e i problemi interni a un gigante bellicoso e multiculturale ma dai piedi d'argilla. Uno straordinario racconto monografico di cinque ore, "impaginato" dall'altrettanto straordinario programma di Rai RadioDue "Alle otto della sera". Da allora gli appassionati dello storico più famoso del web aspettavano qualcosa di simile. Ora possono addentarlo: con questo podcast Barbero e Davide Savelli (chi segue il prof. su Chora già lo conosce per la conduzione di "Chiedilo a Barbero") ci accompagnano in un viaggio nell’Impero Romano d’Oriente del IV secolo d.C. sulle tracce di un popolo di "barbari" che sconfiggerà l’esercito più potente del mondo. Grazie a un ospite d'eccezione (no spoiler) ci fanno immergere nelle vicende che porteranno a un evento epocale, uno scontro che segnerà l’inizio della fine del dominio romano sull’Europa. Non solo: a riportarci al presente è il fatto che questa è la storia di un popolo in fuga e di un governo che non saprà gestire questa emergenza. Si accende qualche campanellino?
Humor nero
di Laura Formenti
L'atrabile, o umor nero, secondo la fisiologia ippocratica era uno dei quattro umori fondamentali che fluivano nel corpo umano. La medicina antica attribuiva a questo "fluido freddo e secco" la responsabilità di stati d'animo come la melanconia e l'ipocondria. Chi come Laura Formenti è cresciuto in un paesino della lugubre provincia padana sa che per sconfiggere la tristezza c'è solo un'arma: mettere il mostro davanti allo specchio e farlo ridere di sè, così da accorgersi che la sua bruttezza non è orrore assoluto, che il suo buio contiene piccole fiammelle, che i difetti sono umani e fanno di noi ciò che siamo. Laura, uno dei volti di Comedy Central, arrivata al grande pubblico con un monologo a Italia's Got Talent, nell’ultimo anno si è dedicata al tema dei tabù, cercando di comicizzare alcune delle tematiche che normalmente vengono raccontate in tono drammatico. Ogni mese, con un’intervista a un ospite, prova ad abbatterne le barriere morali. Con ironia tratta temi difficili da raccontare. Perché, dice, “Ridere di ciò che ci fa male… ci fa bene”. Coraggio: spurgate quell'umor nero, con un po' di humor nero!