pagina 69
Verso lo Strega: "Invernale" di Dario Voltolini
Niente da fare, i bei romanzi di questa stagione allo Strega non hanno voluto partecipare
Ultimo carotaggio Strega. Dario Voltolini è il sesto candidato, in ordine alfabetico (l’espansione della cinquina si deve alla spintarella per le piccole case editrici, se non riescono a farcela solo con i voti). “Invernale” è il titolo, da La Nave di Teseo. Misura più concisa dei concorrenti, quasi dubitavamo dell’esistenza di una pagina 69 – invece il formato è tascabile, ci sta anche la 99 (dovesse servire altro materiale).
“Scrittore per scrittori”, lo avevamo definito ieri. Sono cinque colleghi a spendersi sulla copertina, con parole che non lasciano dubbi. La lode ginnico-acrobatica: “Romanzo potentissimo, ti atterra mentre ti eleva e ti prende alle spalle mentre ti guarda in faccia”. La lode-ossimoro: “Il rigore emotivo è la sua grande cifra”. La lode enciclopedica: “Ho visto Voltolini maneggiare nelle sue storie quasi tutte le circostanze umane”. La lode composta: “ci accompagna in modo originalissimo nel più comune e misterioso dei viaggi”. La lode scomposta: “Magistero letterario, strazio, furia composta, bellezza, disperazione e pudore”. Cambiando campo: “Le ultime pagine di questo libro si leggono con le pagine agli occhi”.
Pagina 69, senza indugio (in tutto sono 140). Il padre macellaio sul lavoro quasi si mozza un pollice. La ferita non cicatrizza. Bisogna andare da uno specialista, la moglie lo accompagna. Leggiamo: “Entrano nel palazzo. Ascensore. Porta. Luminare. Luminare con scrivania, ‘Accomodatevi’”. Credibile ansia da visita medica, dove ogni minuto si aspetta che succeda qualcosa che ci risparmi nostro turno: magari il medico è svenuto, magari è stato chiamato per un’urgenza, magari c’è in sala d’attesa qualcuno che sanguina più di noi.
Da brivido, i minuti passati a leggere “il libro dell’enigma”: Cosi Dario Voltolini battezza il malloppo di carte accumulate nelle visite precedenti, e relative analisi. “Il medico infine chiude il fascicolo, si toglie gli occhiali, si lascia andare sullo schienale, le mani sulla scrivania” (è uno, ma nello stesso tempo tutti i camici bianchi che abbiamo visto al cinema o in televisione – nella vita reale le cose vanno più spicce). “Sarò sincero, qui qualcosa non va assolutamente bene”. Si congeda e annuncia un consulto.
Andiamo a pagina 99, prima di farci contagiare dall’atmosfera da studio medico. La malattia avanza, per metterla in burletta si parla di tifo calcistico. Il genitore non è più sicuro “con tutto il sangue altrui che adesso è dentro di lui, di tifare ancora Juve”. In negozio arriva un garzone, “molto sveglio, arriva dalla Calabria”. Deve imparare le tecniche del lavoro, e la programmazione: “Da quali indizi dedurre o auspicare l’andamento del commercio del giorno”. Dario Voltolini era secondo, per numero di voti, nella cinquina. Stretto tra Donatella di Pietrantonio e Chiara Valerio. Il 4 luglio sapremo, con “l’emozionante rigore” (cit.) dello scrutinio dal vivo degli ultimi 100 voti.
Subito dopo, bisognerà chiedersi perché i bei romanzi di questa stagione allo Strega non hanno voluto partecipare. O sono rimasti al palo.