C'È PODCAST PER TE
Podiocast, i cinque podcast da non perdere a luglio 2024
La storia dei “bravi ragazzi” del terrorismo italiano e quella, molto più vasta, del mare. E, a proposito di acqua, un reportage che racconta com'è vivere in una terra senza pioggia. Le meraviglie e i terrori dell’universo e una chiacchiera con Zerocalcare. Le migliori "cose da ascoltare" uscite (più o meno) questo mese
Borghesia violenta. I bravi ragazzi del terrorismo italiano
di Nicola Ventura e David Barra per Emons Record e GOG edizioni, in media partnership con OPEN
Studenti di medicina prossimi alla laurea, figli di magistrati o di ministri, enfant prodige del cinema italiano; sono tutti giovani promettenti i “bravi ragazzi” del terrorismo italiano. Ventenni eleganti, dalle facce pulite e dall’eloquio pacato. Giovani che a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta danno vita allo “spontaneismo armato”, realizzano attentati, sequestri e rapine; uccidono giudici, poliziotti, avversarsi politici, spesso giovani come loro. Sullo sfondo, un’Italia post-sessantottina lacerata da spinte opposte, un retroterra cattolico, un contesto studentesco sul quale innestare la radicalizzazione politica. La prima serie è dedicata a Valerio Fioravanti, fondatore dei Nuclei Armati Rivoluzionari, organizzazione terroristica attiva dal 1977 al 1981 che segnò un punto di svolta nell'eversione nera. "Giusva" Fioravanti è stato processato e ritenuto colpevole di essere l'esecutore della strage di Bologna del 2 agosto 1980. Il podcast è basato sull’omonimo libro di Ventura e Barra che, per scriverlo, hanno ascoltato e trascritto centinaia di ore di deposizioni. "Quelle voci, oltre che trascriverle, ci è sembrato naturale farle ascoltare", hanno spiegato a Open.
Dopo quella di "Giusva", ci saranno le storie di Marco Donat-Cattin, militante di Prima Linea, di Alessandro Alibrandi, detto Alì Babà, figlio del giudice istruttore del tribunale di Roma Antonio Alibrandi, e membro dei NAR insieme a Fioravanti. Si parlerà poi di Sergio Ramelli, militante del Fronte della Gioventù, che morì nel 1975, a 19 anni, dopo essere stato aggredito con una chiave inglese Hazet 36 da membri di Avanguardia Operaia. Alcuni degli allora studenti di medicina, condannati per omicidio preterintenzionale, hanno successivamente fatto carriera sino a ricoprire prestigiosi incarichi ospedalieri.
Storia del mare
Di Alessandro Vanoli ed Editori Laterza per RaiPlay Sound
Una appassionante immersione nella storia (del mare). Quella naturale – che inizia nella proverbiale notte dei tempi, quattro miliardi di anni fa – e quella "umana", fatta da minuscole storie, gocce infinite a comporre quel vastissimo corpo che è il nostro passato. Anche in questo caso il podcast parte da un libro (l'omonimo Storia del mare per Laterza). Vanoli ci porta in un viaggio che parte dalla geologia antica e gli inizi della vita, sino ai gironi nostri. Come fu che i primi uomini (o meglio ominidi) decisero di affrontare quella massa d'acqua che a lungo era stata solo una barriera invalicabile e trasformarla in una fondamentale fonte di vita? Di episodio in episodio, ecco le prime colonizzazioni, le prime barche e i primi porti. E poi le grandi civiltà. Il caleidoscopio di curiosità, aneddoti, vicende e vicissitudini è pressoché infinito. E il racconto si va allargando, come uscendo anch'esso dal porto e inoltrandosi nel mare della Storia. Dal Mediterraneo all'Oceano, dall'Impero romano a quello britannico, fino alla grande accelerazione (tecnologica) del Novecento e ai gravi rischi ambientali di oggi.
Borena
Di Valerio Nicolosi per LifeGate e CESVI
Paolo Virzì ha immaginato, nel suo film “Siccità”, una Roma distrutta e inferocita nei tre anni nei quali è rimasta senza pioggia. A Borena, una regione nel sud dell’Etiopia al confine con il Kenya, gli anni di siccità sono ormai sei. Oggi i suoi abitanti, che vivevano da sempre di pastorizia e agricoltura, si sono trasformati in profughi interni e molti di loro devono percorrere chilometri e chilometri ogni giorno per trovare un piccolo ruscello che scorre sul letto di un grande fiume ormai prosciugato o scavare buche al centro di un lago che fino a pochi anni fa sembrava inesauribile. Quasi tutti scelgono di restare, ma il sogno dei più giovani è partire, direzione Europa. "Le politiche idriche etiopi", ha spiegato Nicolosi a Lifegate, "sono da un lato faraoniche, come la Grande diga della rinascita etiope (Gerd), con l’idea di poter gestire il flusso del Nilo. Quindi da un lato questa diga mastodontica serve a gestire uno dei più importanti fiumi del mondo, dall’altro, a livello governativo, ci sono pochissimi interventi a livello locale. Il governo ha in qualche modo abbandonato queste comunità, che trovano un po’ di sostegno tramite la cooperazione internazionale".
Astrofisica per ansiosi
Di Licia Troisi per Onepodcast
La fine del mondo ci terrorizza da sempre: dal Millennium Bug alle profezie Maya, siamo abituati all’idea che da un momento all’altro il mondo ci crollerà addosso, l’universo ci inghiottirà e la razza umana, anzi no, il pianeta Terra non esisterà più. E per i più ansiosi è anche peggio. Per questo motivo, Licia Troisi, scrittrice e divulgatrice scientifica, ha analizzato tutti i possibili scenari catastrofici - sempre con serietà e rigore scientifico - in cui l’universo può ucciderci. Un podcast per scoprire le meraviglie, e i terrori, dell’universo nella speranza di esorcizzare le nostre paure ma anche di renderci conto che - spoiler! - la più grande, e reale, minaccia alla nostra sopravvivenza siamo proprio noi stessi.
Zerocalcare, tra virgolette
Di Il Post
Ascoltare il nuovo podcast del Post avendo in mente i disegni di Zerocalcare. Perché c'è un solo difetto in questa lunga conversazione tra Luca Sofri e Michele Rech, uno degli autori di fumetto italiani più amati. Ed è che se con la matita è un campione, non lo è altrettanto nell'eloquenza. Sentirlo parlare non è proprio così divertente come lo è leggere uno dei suoi stupendi graphic novel. Vale comunque un ascolto.