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Estate con Ester

Meloni al rientro. Vacanze, docilità, prudenza, famiglia: check list degli spostamenti a sinistra

Ester Viola

La premier ritorna a palazzo Chigi, le giornate si accorciano e con loro anche le relazioni già friabili. In un solo anno la mannaia dell'amore si è posata sui compagni (di fatto) delle sorelle leader della destra, ma occorre trovare le forze per poter superare l'ennesimo macigno: la manovra

Così ieri il/la presidente Meloni ha pubblicato un video social in cui, piega liscia e giallovestita, abbronzata ma con un sorriso stortissimo ha voluto rispondere alle recenti accuse di eclissamento e nascondino: mi sono riposata, torno a lavorare, non c’è niente da vedere, circolare. Avrebbe perfino ragione: qualche giorno da spettinati, scalzi e irraggiungibili alle telecamere bisogna vietarseli in nome di quale esigenza e di chi? Il telefono lo aveva sempre acceso, bisogna per forza garantire la faccia?
 

  
È partita con la figlia e il forse ex compagno, come le vere famiglie progressiste. È un tipo di vacanza riservata che non so se è di destra o di sinistra, sicuramente da gente moderna. “Ma come, sopporta ancora Giambruno?", ci si chiede. Già. Uno vorrebbe restare sempre coerente nelle scelte, autorità, ordine e giustizia! – magari. Dire “è inaccettabile” e poi mantenere la parola è un lusso estremista, l’arte di campare impone negoziati dalla mattina alla sera. Quanto rigore puoi permetterti nella vita? Poco, quasi niente, col rigore e il sale dopo una certa età si alza solo la pressione.  Per questo sono sicura che finiranno anche le marachelle alla Commissione europea, perché esigenze superiori (debiti) chiamano sempiterna amicizia. Quindi se non piegature di testa intelligenti, almeno prudenza. La docilità in nome di bisogni più alti, anche a discapito dell’amor sui, è più di destra o di sinistra? Io dico di sinistra.

   
Che anno difficile che è stato. Era toccato nel giro di una notte lasciarlo, il compagno, per ragioni di superamento della misura. All’improvviso una sera erano andate in onda in fascia serale una serie di spacconerie arrembanti ai danni di una collega. Figuriamoci all’estero che avrebbero detto. Per quanto tempo si può fare l’avvocato d’ufficio del padre di tua figlia al prezzo di tutto? Non a lungo, la famiglia patriarco-tradizionale si sfascerà, pazienza. Anche questo, non so se è più di destra o più di sinistra, più probabile di sinistra.
  

  
Pure la sorella, sarà destino di famiglia, questa estate deve dire addio a Lollobrigida.  La Magnani raccontava a Oriana Fallaci: “I grandi amori, cara mia, non esistono: son fantasie da bugiardi. Esistono solo piccoli amori che durano un periodo di tempo più o meno breve. Per questo, tutte le volte che io ho amato un uomo, non me la sono mai presa troppo. L’ho amato, son stata gelosa perfin delle mosche, ma sapendo che doveva finire. E quando finisce… si piagne un po’, ma poi se ne esce. Passan due mesi, tre mesi, lo ritrovi per strada, e ti sembra impossibile aver sprecato il sonno e le lacrime dietro di lui”. Inutile vantarsi di essere capacissime sommelier di partner, i nostri sono migliori, sono collaudati. Le relazioni inox non esistono. Sempre da sole si deve far tutto, e senza troppe storie. Questa conclusione sarà di destra o di sinistra? Forse di sinistra.
 

Liquidata la famiglia, veniamo alla patria, povera patria. Si comincia tra qualche giorno, vertice con gli alleati, in attesa della piccola manovra. Si vorrebbero tagliare un pochettino le tasse, ma come si fa, i buchi nelle tasche sempre quelli sono e dall’Europa ultimamente sono offesi e che vuoi che ci dicano. Tajani sostiene che insisterà con lo ius scholae ma non troppo, il punto è altrove, non è una priorità del governo e questo governo Meloni non vuole certo cadere. Quello sì, invece, la confermerebbe proprio di sinistra.