Ragioni per fare di Parco delle Cave patrimonio Unesco
Natura, attività sportive, possibilità di dormire con ippopotami e giraffe. Se la gioca col treno cuccetta Milano centrale-Siracusa
Ciao Maurizio, Puoi indicarmi altre località di Milano che meritano di diventare sito Unesco?
Flavio, Pioltello (Milano)
Certo. Il Parco delle Cave e il treno cuccetta Milano centrale-Siracusa (che parte adesso).
Il Parco delle Cave è chiamato così in quanto nel suo perimetro ci sono 30 cave. Dalla più grossa come la Val d’Aosta alla più piccola (5 metri). Le altre sono tutte sul chilometro. Nel parco tutti i giorni si svolge una maratona che parte alle 4 del mattino. Anche perché poi la gente deve andare a lavorare. E’ chiaro che gli atleti cambiano ogni giorno. Tranne uno che la fa tutti i giorni. Sua moglie lo ha lasciato. Non so se per questo o altri motivi più nobili. Domani chiedo in comune. Ma per la privacy non te lo dicono. Il Parco delle Cave di Milano è anche detto “Il Bello”. Forse è veramente l’unico che merita il premio Sito Unesco. Parco di notevole estensione dopo c’è da rompersi le balle. Ecco allora alcuni metodi per passare il tempo. Il più diffuso è spaccarsi l’alluce. Lo si può fare in modo completo o parziale, scegliete voi quello preferito. Si calcola che al Parco delle Cave si rompano ben 30 mila alluci al giorno. Il 99 per cento lo fa apposta. Bisogna capirli i coglioni; sei su una panchina, in ciabatte, hai le gambe accavallate e ti fissi l’alluce. E’ naturale prenderlo e tirarlo al contrario fino a romperlo. Ripetere appena si è guariti. Se il sindaco si lamenta digli di farsi gli affari suoi, con rispetto parlando. Nelle 30 cave del Parcofinito tutto il rottame rimasto del mitico Palasport di Milano, quello saltato giù per la neve del 1985. L’Unesco voleva premiarlo. Conteneva 30 mila spettatori ed era per il basket. Allora a Milano c’erano due squadre in serie A. L’attuale Olimpia, detta “Simmenthal”, e la Mobilquattro, poi Xerox. La Simmenthal diventò anche Billy. Le partite iniziavano alle 16.30 per cui, finita quella di calcio, si andava al Palasport (1 minuto a piedi) a tifare Xerox. Jura Jura, mitico giocatore.
Strani tipi che si presentavano allo zoo per dormire con l’ippopotamo ci sono sempre stati. Ma con lo spostamento quando si decise di chiudere lo zoo di Milano, l’ippopotamo fu provvisoriamente trasferito in una cava del parco. Poi, dopo non trovavano più. Quando lo abbiamo catturato si si è sistemato in una vasca da bagno (grande) che ci stava appena appena. All’entrata del parco.
Anche chi chiedeva di dormire con la giraffa è aumentata, senza sapere che era stata mandata in Norvegia. Certi si lamentavano. “Quando andavo allo zoo andavo sempre a dormire col giraffino”. Io: “Ma adesso lo zoo non esiste più a Milano e sono stati mandati in giro tutti, tranne l’ippopotamo. Vuole dormirci insieme?”.
Al Parco delle Cave c’è una gara che tutto il mondo ci invidia. Buttare per terra l’airone. Tenete conto che un airone è come una persona. Tutti arrivano e gli danno uno spintone. Lui si sposta ma non cade. Tranne una volta, ma non vale, che è inciampato lui.
Ieri in un bar a Giambellino ho sentito che per il rilassamento della crosta terrestre i Grandi Laghi del Nord America si abbassano. E’ uguale per le cave del parco. Per dimostrarlo un noto vagabondo ha preso una pertica e fa: “Vedi che tocca il fondo”. Io: “E allora? Può essere una pertica truccata”. Lui: “Ma quale truccata! Tra un’ora facciamo uguale e vedrai che la pertica non tocca più”. Io: “Quindi l’habitat delle rane toro è compromesso”. Lui: “No, si adattano facendo le cretine nelle sale da ballo in zona”.
Dentro una baracca nel Parco delle Cave vivono cinque fratelli che non hanno voglia di lavorare. Non sono sposati né niente. Vengono aiutati dal nonno del sindaco che gli va a fare la spesa. Uno sono io. Come ragazzi siamo molto maleducati e rispondiamo male anche alle persone di una certa età (ma neanche). Ieri giustamente ci hanno sbattuto fuori. A questo punto ci siamo messi il grembiulino di paglia e ci siamo messi a danzare davanti a Palazzo Marino. Gli oppositori del sindaco ci davano ragione.