La Torre Branca tra ipnotizzatori e supereroi
L’Innamorato fisso prosegue la sua campagna per far avere ad alcuni siti il bollino Unesco. Oggi è a Milano
Ciao, quest’estate ti vedo molto preso con i luoghi delle tue parti da promuovere come patrimonio dell’umanità. Cosa mi dici della Torre Branca? Io non l’ho mai vista ma ho degli amici che me ne parlano bene.
Fausto, Tortona
La Torre Branca (detta La Bella) è quella che più merita il bollino dell’Unesco. Noto simbolo della città di Milano, famosa in tutto il mondo perché dal 1951 con convenzione della Marvel tutti i supereroi vengono qui sepolti, da Hulk, a Captain America, a decine di altri. L’ultimo, l’uomo fenicottero, è stato messo qui ieri. Questo porta tantissimi turisti a far visita ai loro eroi. Nel parco Sempione dove c’è la Torre è facile incontrare uomini di 50 anni vestiti da “La Cosa” dei Fantastici quattro o da altri cretini che in giro per Milano c’è pieno. Tutti portano però valuta pregiata e fanno lavorare l’indotto che c’è. Anche Willy il Coyote è sepolto dentro la Torre Branca. E possiamo dire che è quello più richiesto con cori e canti sia per Willy che per Beep Beep che però è sepolto sul Lago di Varese. Località segreta per evitare il clamore giornaliero che succede qui alla Torre Branca. Furono anni fa raccolte più di 2 milioni di firme per seppellire insieme i due amici. Ma né la Torre Branca né il Lago di Varese erano disposti a privarsi del feretro, per cui rimase tutto così anche per l’opposizione del Consolato Usa.
La Torre Branca è anche la stazione meteorologica più antica al mondo. Registra dati dall’XI secolo. Alta 150 metri (fuori da Milano pochi la conoscono). In alto si può pranzare senza avvisare e lamentarsi per il bere. Infatti la cantina del ristorante è esposta al sole. Il vino quindi è tutto da buttare. Ma i gestori lo vendono uguale. Tanti turisti vanno proprio per gustare questi vini che in nessuna parte avrebbero il coraggio di vendere. Invece per me sono buonissimi. Napoleone quando vide la Torre Branca si innamorò e decise di smontarla e portarla a Marsiglia, cosa che fece. La Torre rimane in piazza a Marsiglia dal 1802 al 1814, poi fu smontata e riportata a Milano. Nel tragitto andò persa la metà. Ieri è stata chiusa per sciopero. Per cui è passata in mano ai volontari che l’hanno venduta a un fondo delle Isole Cook. Senza chiedere al Comune. Il Tar ha annullato la vendita. La storia della Torre è varia. Fu per lunghi secoli abbandonata, poi usata come canile, anche questo uso non ebbe seguito in quanto ci stavano dentro solo due cani. Mentre il randagismo in città ne contava qualche centinaio. Nel 1950 dalla Torre Branca fu tratta una fune (sempre senza chiedere al Comune) fino alla Torre Rai di corso Sempione (1000 m di distanza); sopra un motociclista con mezzo senza pneumatici faceva il cretino andando su e giù. Tutto il giorno per anni. Alla fine alcuni drogati lo convinsero a scendere. Lui diventò vicesindaco in un paese a 170 km dal capoluogo lombardo. Il prefetto non lo volle mai ricevere giustamente. Ma dove siamo? Al circo? Nel 1996 i lombardi issarono la bandiera della Lega al posto del tricolore. Vennero arrestati e mandati al confino al Lago d’Iseo. Sono scappati ieri. Tranne io e mio cugino Tom. Ormai abbiamo qui tanti amici il posto è bello ecc.
Alla direzione della Branca si sono succeduti ben 400 dirigenti. Il più famoso è stato quello che l’ha fatta dipingere color caramello. Fu licenziato. Se dalla cima dici: “Monica ti amo!”. In località Mulinone dove abita, la Monica scende. Sempre nel periodo del suo massimo splendore ci fu la più clamorosa rissa che Milano ricordi. Si contesero i sostenitori della Repubblica Cispadana e gli ultras del Chievo. Tutti arrestati e portati all’isola di Pianosa nel supercarcere. Per non peggiorare la loro imputazione invece che adunata sediziosa gli fu contestato: atti osceni (ma neanche) in luogo pubblico. Sembra ma è tutto da dimostrare che alcuni esibirono le balle agli avversari. E sappiamo che non si può. Anche per rispetto a chi ha il mal di palle. La torre provvista di Barberia Notturna con 15 postazioni shampoo. Si alternano 30 barbieri. Tutti provenienti dalla Reale Accademia del Taglio di Pioltello (Mi) fondata dagli Asburgo, i cui archivi però sono andati persi. Non tutti. Solo quelli della Barberia. Il resto c’è. L’Accademia di Pioltello è per i barbieri la più prestigiosa del mondo. A sua volta essere parrucchiere nella Torre Branca è il sogno di ogni allievo. Solo i residenti di Milano possono andarci. (Al limite fatti prestare un documento dal tuo amico, se tagli bene ti tengono anche se vieni da Camberra).
Sotto la Torre Branca è tradizione lavori un ipnotizzatore. Questo prende di mira soprattutto gli anziani. Dispiace dirlo. Sempre all’interno della Torre Branca è nata una start up. Giovani che sono a Ibiza a far niente, chiamano il nonno dicendo che vogliono entrare alla Reale Accademia di Pioltello sia per il corso di Barberia che di chitarra classica. E’ chiaro che l’iscrizione costa 120.000 sterline. Il nonno orgoglioso di avere un domani il nipote barbiere paga. Inutile dire che le 120.000 sterline le fanno fuori in due notti. Giustamente si ritrovano a lavare i bicchieri del disco-pub della spiaggia per euro 5. Un’altra start-up con sede fantasma alla Torre Branca invece contatta belle donne di 65 anni per casting del nuovo spot con Jane Fonda. Appuntamento in zona, adesso.
A pochi passi da qui c’è piazza del Cannone. Qui gli ubriachelli alle 2 di notte (e oltre) hanno brevettato una nuova start-up. Non far dormire gli anziani che abitano di sopra. A volte gli ubriachelli si arrampicano sui ponteggi e arrivano davanti alla stanza da letto dei coniugi (sposati quando c’era il Re). Con megafoni di plastica venduti per strada da ambulanti senza scrupoli urlano: “Non dovete dormire”. Che bello! Che città smart... Questi ragazzi sudano molto per cui il comune mette a disposizione dei blocchi di sali minerali (quelli che danno ai bovini). Dispiace dirlo ma come ragazzo sono uno di quelli che perde più potassio nell’area Schengen. C’è uno che mi batte, un messicano che suda come un toro. Ci hanno proposto di esibirci in un talk-show, ma non ci va. Per convincermi sono andati a vedere che proveniamo da una dinastia di ciarlatani. Certo, ma questo non significa che non abbiamo una nostra dignità ben definita e bella. I produttori dello show sostengono che il sudatore seriale di solito è un drogato. Per me non è detto in quanto sarebbe razzismo. Ma non penso. Certo è che in natura diversi animali sudano come matti, dalle giraffe al cane, per altri non è dato saperlo in quanto non ci sono ricerche così specifiche. Certo la gazzella di Thomson e il daino, non c’è bisogno di tante frottole. Sudano come muli i campioni in questo settore così bello.
Alcuni mi stanno chiedendo adesso per strada: “Scusi ma perché è così prestigioso avere un figlio barbiere sulla Torre Branca. Le rispondo volentieri. Il barbiere che esercita lì è anche console onorario di uno stato che non ha convenienza ad avere una sede diplomatica in città. Si tratta per lo più di piccole nazioni. Nel 1912 a Milano in Viale Piceno ci fu il primo barbiere console onorario. Sì perché allora questo privilegio era per tutte le barberie in città. Poi ristretto solo a quelli della Torre Branca. Ben presto, tale modello Milano di razionalità fu copiato in tutto il mondo. Anche dal ministero degli Esteri italiano per la spending review delle 5100 ambasciate e consolati italiani sparsi nei continenti. Ne abbiamo chiusi 5000 (anche meno). Le ambasciate nelle capitali all’estero sono rimaste. I consolati tutti aboliti. O meglio c’è ancora il Console italiano a Taipei ma è un barbiere del posto. Il personale dei vecchi consolati è stato richiamato in Italia. Oggi i 4900 consoli onorari dell’Italia nel mondo sono tutti titolari di barberia. Es. a Little Rock il Console italiano per i nostri connazionali lì è il parrucchiere in piazza Lincoln. Nel retrobottega oltre a fumetti di Lando ci sono i timbri e i visti turistici e quanto serve. Gli unici due consoli onorari italiani che non sono barbieri sono ferramenta a Siviglia e all’isola di Guan. A volte non rispondono al telefono. Stanno tosando i clienti esigenti. Alcuni essendo pederasti non ammettono sbagli per cui se c’è una crisi diplomatica meglio telefonare direttamente alla Torre Branca. Qui a rispondere sono in 30, ce ne sarà uno libero. Dispiace dirlo ma a questo punto di fatto la Torre Branca è il vero ministero degli Esteri italiano.