WordCamp Roma 2017: la festa di chi ha creato il web 2.0 e ha reso il Web alla portata di tutti.

Alessandro Giagnoli

Era il 2003 quando Matt Mullenweg e Mike Little creano Wordpress. Il software che sarebbe diventato il vero padre del web 2.0, alla faccia di Zuckemberg. 

Il 15 e 16 Dicembre a Roma presso le aule di Ingegneria Informatica dell'Università La Sapienza, si svolgerà il primo WordCamp di Roma, evento legato al mondo di WordPress, la creatura nata e sviluppata nel 2003 ad Matt Mullenweg e Mike Little. WordPress in maniera molto semplice, potremmo definirlo come un software in grado di poter creare un blog o sito web con estrema facilità, intorno ad esso si sono sviluppate community e aziende che fatturano milioni di $ e permettono a chiunque di poter realizzare la propria presenza online senza avere specifiche competenze di programmazione.

 

WordPress per molti è il primo vero Web 2.0, partendo dal presupposto che nel Web 1.0 erano solo grandi aziende che potevano dire la propria online, affacciarsi a milioni di lettori e poter raccontare di se o degl'altri da una posizione estremamente privilegiata. Da quando invece sono i nati i blog e in maniera strutturata come lo permetteva WordPress, anche chi non poteva certo permettersi un apparato informatico evoluto e non aveva competenza di programmazione specifiche, poteva finalmente dire la propria online a chiunque volesse leggerlo.

 

Di anni ne sono passati molti da quel 2003, ed oggi WordPress è il CMS (Content Management System) più usato al mondo, secondo le statistiche fornite da W3Techs, il 29% dei siti mondiali sono realizzati proprio con WordPress.

Tutti gli altri hanno un distacco abissale che sarà impossibile da recuperare. 

 

Questa estrema diffusione, dovuto alla evidente facilità di accesso alla tecnologia, ha permesso a moltissime persone di creare una propria identità digitale e renderla remunerativa, di creare business intorno a loro o alle loro aziende. I primi "influencers" della rete erano proprio persone che adottando probabilmente strumenti come WordPress, sono riusciti a farsi conoscere da molti, a rilevarsi esperti di settori a cui poi lettori fedeli hanno cominciato ad acquistare prodotti e servizi. Prima ancora della Ferragni su Instagram, of course.

 

Moltissimi guru nostrani o di oltreoceano proprio tramite l'utilizzo di WordPress sono riusciti a dare una vetrina online alle proprie idee e creare una presenza autorevole che gli permettesse di vivere più che dignitosamente.

 

Uno dei casi più eclatanti di questo nuovo modello professionale, che hanno fatto la loro fortuna proprio grazie a WordPress è stato Jeremy "Shoemoney" Schoemaker, che inserendo la pubblicità fornita da Google tra le pagine del suo blog, guadagnò cifre mensili da capogiro.

Ma non è tutto oro quello che luccica, verrebbe da dire pensando al fatto che questa estrema facilità di utilizzo ha creato un moderno paradigma tutto online, quello che sostiene che la facilità di accesso alle nuove tecnologie digitali, ha creato nuove incompetenze digitali

 

Negli anni infatti sono state tantissime le aziende che hanno dovuto cambiare di continuo fornitori di servizi digitali (come il proprio sito web realizzato probabilmente proprio con WordPress) per la fiducia riposta in improvvisati professionisti che in qualche modo hanno cavalcato il mercato e l'incremento della domanda, ma non avendo competenze per offrire prodotti di qualità, si sono trovati a dare un pessimo servizio che ha gettato nello sconforto molti imprenditori o professionisti che invece avevano fiducia nelle potenzialità del web. Scottature che spesso hanno compromesso anche la sostenibilità delle aziende.

 

Emblematica fu la storia di un artigiano che in un convegno di tanti anni fa mi raccontò come l'aver cominciato a usare WordPress per realizzare il sito della propria "bottega" gli permise di non chiudere l'azienda e di anzi assumere altri dipendenti perché quel sito web gli procurò nuovi clienti e lavori in tutta Italia.

 

Roma in quei giorni ospiterà un evento per scoprire meglio WordPress, ma anche per festeggiare questo strumento che tanto bene ha fatto nel Web che conosciamo oggi. In silenzio e senza tanti clamori.

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