Anche il World Bank Group certifica il fallimento gialloverde
Nel rapporto annuale sulla facilità di fare business l'Italia scivola in classifica, anche a causa delle normative e della maggiore burocrazia introdotta dal primo governo Conte
L'Italia è passata dal cinquantunesimo al cinquantottesimo posto nella classifica stilata dal World Bank Group e riferita alla facilità con cui le imprese operano all'interno del quadro normativo e burocratico nazionale. Significa che, secondo il raggruppamento di organizzazioni internazionali attive in programmi di prestito, l'anno di governo gialloverde ha prodotto una serie di interventi legislativi e regolamentari che non hanno facilitato la vita alle aziende, tutt'altro.
Effetti del governo giallo-verde: in un anno, nella classifica doing business realizzata dal World Bank Group, che misura l'impatto di leggi, regolamenti e peso della burocrazia sulla vita delle aziende, l'Italia passa dalla posizione numero 51 alla numero 58 pic.twitter.com/iXYgPXYEPC
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) October 25, 2019
In testa alla classifica ci sono Nuova Zelanda, Singapore, Stati Uniti, Danimarca, Gran Bretagna, insomma i Paesi in cui il modello anglosassone ha impresso una maggiore liberalizzazione al mercato del lavoro, e in cui quindi è più semplice ottenere certificazioni di inizio attività, permessi a costruire, la registrazione di una proprietà costa meno e soprattutto si pagano meno tasse. Ma scorrendo l'elenco dei paesi, hanno performance migliori dell'Italia, oltre a tutti i principali paesi occidentali ed europei, persino Macedonia del Nord, Rwanda, Romania, Kenya e Kosovo. Con dati ancora più allarmanti se si guarda alle singole categorie: se il nostro paese figura tra i primi per la possibilità di fare investimenti all'estero, per quanto riguarda il peso della tassazione, l'accesso al credito e la risoluzione delle dispute commerciali, si colloca oltre la centesima posizione su centottanta.
I dati disaggregati per singolo paese, poi, forniscono un quadro più dettagliato. In un campione di città italiane medie e grandi, quella in cui è più semplice sviluppare e far nascere una nuova impresa è Catanzaro, seguita da Padova e Potenza (in questa speciale classifica Roma performa meglio di Milano). Mentre la capitale lombarda è una delle migliori per l'ottenimento di permessi al costruire.
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