Il salto olimpionico di Hillary e Donald
Iniziano le Olimpiadi in Brasile, e abbiamo già due candidati convincenti alla copertina più bella. Senz’altro il New Yorker, che illustra un gruppo di corridori incentivati a battere record dallo sciame di zanzare (infette da Zika?) che li insegue. Time invece mostra una foto plastica di Simone Biles, ginnasta che sta cambiando la disciplina.
Ancora a tema sportivo: Hillary Clinton e Donald Trump devono dimostrare di essere "fit" per il posto di lavoro che sperano di ottenere, il più difficile del mondo. Per ora il palazzinaro di New York si sta dimostrando paurosamente meno adatto della concorrente, ma sulla copertina del Week entrambi saltano su un’asta molto inclinata.
Un uomo con berretto militare cavalca un cammello e guarda sconsolato il profilo delle piramidi di Giza trasformarsi in un indice di crescita negativo. Un tempo l'Egitto era una potenza regionale, oggi "la repressione e l'incompetenza di Abdel Fattah al Sisi stanno preparando la prossima rivolta". Avvisati, dice l'Economist.
Il magazine conservatore britannico Spectator è stanco di vedere il Regno Unito accusato di “hate crime”, specie dopo il referendum sulla Brexit, che ha portato alla diffusione di video di esplosioni di rabbia contro gli immigrati. “Credete a quello che vedete in strada, non al sensazionalismo dei media”, rilancia lo Spectator.
Non se ne parla molto, ma la Cina è colpita da più di un mese da una serie di inondazioni devastanti che hanno fatto centinaia, forse migliaia di morti. Per il più importante magazine cinese in lingua inglese, Caixin, c’entrano le cattive decisioni di edilizia e infrastrutture prese dai governi locali.
Il prossimo colonizzatore dell’Africa? (economico, soltanto economico) L’Asia. L’interessante numero della Nikkei Asian Review.
Il Foglio sportivo - in corpore sano