I padrini delle "terze vie"
Una rassegna delle copertine dei principali magazine internazionali. New Statesman, Point, New Yorker, The NAtion, Bloomberg Businessweek, Tiempo
Vecchi leader /1. Serve un “centro muscolare” per ributtare a mare il populismo. In un’intervista fiume sul magazine progressista britannico New Statesman, Tony Blair annuncia il suo ritorno: non necessariamente nell’agone politico, ma in un grande progetto per combattere l’ondata populista che sta invadendo l’occidente, perché la crisi del liberalismo si combatte con più liberalismo.
Vecchi leader /2. Chi si sarebbe aspettato, fino a poche settimane fa, che François Fillon non solo sarebbe passato al secondo turno delle primarie della destra francese, ma sarebbe passato saldamente in testa sul moderato Alain Juppé? Per il Point, che dedica all’ex premier francese la copertina, Fillon è il rappresentante credibile di una “terza via” della destra, che nel grande scontro tra apertura e chiusura sta a metà. “Sovranismo liberale”, lo definisce, qualcosa a metà tra la cura al populismo imperante e la sua scimmiottatura.
Come un carcerato, Barack Obama incide sulla scrivania presidenziale i giorni che mancano alla fine del suo mandato. Anatra zoppa, già sommerso dalla nostalgia in anticipo dei suoi sostenitori e non solo, coinvolto in un processo di transizione che sta andando all’opposto di quanto da lui sperato, il presidente americano ormai non vede l’ora che arrivi gennaio.
Nelle fasi di elaborazione del lutto trumpiano, c’è ancora una sinistra che non accetta il nuovo presidente. Bisogna combattere, scrive il Nation, che propone un piano specifico su donne, diritti di voto, immigrati, rinnovamento del Partito democratico.
Un solo, gigantesco oleodotto costruito nel 1962 serve i bisogni energetici di oltre 50 milioni di americani. E’ la Colonial pipeline, la più grande infrastruttura privata della sua epoca. Ma due incidenti recenti, e una serie infinita di perdite più o meno grandi, mostrano che adesso la rete degli oleodotti americana è in pericolo. Bloomberg Businessweek dedica alla Colonial un’inchiesta e una copertina apocalittica.
Avevamo parlato di lei qualche mese fa. Soraya Sáenz de Santamaría, vicepremier del governo spagnolo, è la vera potenza dietro al presidente del Consiglio conservatore Mariano Rajoy. Tiempo le dedica la copertina: sarà lei a occuparsi del dossier difficilissimo dell’indipendentismo catalano.
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