Il grande vuoto americano
Una rassegna delle copertine dei principali magazine internazionali. New York Times Magazine, Atlantic, Time, Spectator, Nikkei Asian Review, Les Inrockuptibles
Stati Uniti d’America tagliati via dalla cartina del mondo. Sull’ultimo numero del magazine del New York Times, Ian Buruma riflette sulla fine – possibile ora che alla Casa Bianca si accinge a salire Donald Trump – dell’ordine mondiale plasmato dall’asse angloamericano tra Washington e Londra. La copertina è plastica e mostra il grande vuoto che si sta creando, il problema è chi accorrerà a colmarlo.
A proposito di vuoti da colmare nell’ordine mondiale, l’Atlantic ha un ottimo candidato alla sostituzione degli Stati Uniti come superpotenza. Come sul Magazine del New York Times, anche qui la copertina mostra una mappa del mondo, ma monocolore: secondo l’eccellente James Fallows, la Cina è la prossima grande minaccia all’ordine mondiale – da leggere, sempre sul tema, anche l’intervista monstre che Jeffrey Goldberg ha fatto con Henry Kissinger.
La Corte suprema inglese si esprimerà nei prossimi mesi su chi ha il diritto di decidere l’attivazione dell’articolo 50 del Trattato di Lisbona che dà inizio al processo della Brexit: il governo o il Parlamento. Theresa May e i suoi piani sull’uscita di Londra dall’Ue (sempre che ci siano) sono letteralmente appesi alla Giustizia.
La tragedia della Chapecoense ha un po’ oscurato la notizia della morte di Fidel Castro sui media latinoamericani, ma al dittatore cubano e paladino della sinistra internazionale Time dedica una copertina bellissima, che dice tutto: Fidel era un aguzzino, ma aveva fascino.
Samsung sta per ristrutturare la sua organizzazione societaria, ma i giganteschi conglomerati famigliari sono ancora le superpotenze dell’economia asiatica. Un approfondimento della Nikkei Asian Review.
Les Inrocks dedica il suo ultimo numero al sesso. Copertina autoesplicativa, ma bella e leggera.
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