Dai programmi elettorali agli imbrogli di Trump (a golf). Di cosa parlare stasera a cena

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti selezionati da Giuseppe De Filippi per sapere quello che succede nel mondo

No, a cena non si parla di commissione banche. Chi ci provasse resterebbe rapidamente senza famiglia, senza affetti, senza amici. Quindi saltiamo le tesi divergenti (ma pensa un po') contenute nelle varie relazioni e subito puntiamo all'attualità.

 

Buono spunto di conversazione: archiviamo le liste, lasciamo ciascuno al suo collegio, e andiamo avanti. Il tema da introdurre a cena riguarda il dopo liste. E ora che si fa? L'ultimo divertimento frou frou erano gli elenchi di nomi, esclusi e inclusi, posizionamenti vari, ammiragli e professori e riciclati. Ora non si scherza più e la conversazione sarà necessariamente un po' più seriosa, centrata sul cuore, sfuggente però, della campagna elettorale: il mitico programma di ciascun partito.

 


 

Il fronte Ema

La possibilità di riaprire i giochi, ci dà più occasioni per chiacchierare, ma soprattutto vede un Beppe Sala molto attivo, anche per dare ulteriori segnali di distacco da Renzi.

 

 

Più spiritosa, anche perché può permettersi di essere meno istituzionale, la deputata democratica e ricandidata in un collegio milanese Lia Quartapelle

 


  

Ah c'è lo sconvolgente film su Mussolini redivivo, quel Sono Tornato da cui si esce con una forte angoscia. Per cena datevi appuntamento a un incontro successivo, dopo averlo visto, e aprite il dibattito su dove alligni il fascismo potenziale oggi. Gli indiziati sono (non necessariamente uno solo di essi): l'antipolitica, l'anticasta, l'egoismo, la paura, il talkshow televisivo.

 

Mentre effettivamente alzi la mano chi non ha pensato la stessa cosa che i russi rispondono dopo la pubblicazione della lista di uomini d'affari cui verranno interdetti alcuni rapporti con gli Stati Uniti. E' l'elenco dei ricchi, pari pari (insomma non si percepisce un grande sforzo di intelligence nel compilarla)

 


 

Donald Trump imbroglia a golf. Ne conosciamo altri con lo stesso vizio.. E' un brutto segno, perché il golf in buona parte si basa sull'autodenuncia di chi si trova a dover subire qualche colpo di penalità e sulla fiducia nella correttezza del giocatore quando si inoltra nell'erba alta a cercare la propria pallina (fiducia perché ci si augura che non ne butti per terra un'altra fingendo di aver trovato la propria).