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Da Rimborsopoli al freddo olimpico. Di cosa parlare stasera a cena

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti selezionati da Giuseppe De Filippi per sapere quello che succede nel mondo

Il tweet del giorno è di un operaio della Ideal Standard che evidentemente è entrato su Twitter per seguire gli sviluppi del tentativo, finalmente riuscito, di salvataggio della continuità produttiva nel sito in cui lavora. Evidentemente seguiva, con comprensibile apprensione, il diario su twitter aggiornato continuamente dal ministro Carlo Calenda, oggetto di un ringraziamento fatto in piena sincerità e trattato dal ministro con il giusto tono non tronfio, non trionfalistico, corretto nel miglio senso del termine. E perciò i tweet del giorno sono due perché conta anche la risposta.

 

  


  

C'è il fantastico caso del Movimento 5 stelle di cui parlare, inevitabilmente a cena, dopo essersi però premurati di non avere esaltati grillini tra i commensali, altrimenti ne andrebbe della digestione. Allora, oltre agli sviluppi pressoché continui della ricerca di corrispondenze tra la, loro, stupida regola dei rimborsi e gli incassi effettivi, ci sono considerazioni generali da fare. Di fatto nelle liste sta diventando talmente ampio il numero di persone da eleggere (obbligatorio, perché sono in lista) e poi da far dimettere (secondo loro regole) da determinare una situazione del tutto inedita, in cui l'elettore è totalmente spaesato, votando per elezioni che Kafka avrebbe ritenuto bizzarramente contorte. 

  


 

Temaccio per cena, ma la vicenda Oxfam, trovando le parole giuste, si può affrontare. Soprattutto, come approccio più discorsivo (a cena non sta bene fare i giustizialisti, quindi aspettiamo tranquillamente), si ricordino però le tirate moralistiche della Onlus su ricchezza, capitalismo e belle cose varie. E si ricordi anche come, rispetto ad altre organizzazioni, Oxfam sia tuttora protetta da un pregiudizio positivo, anziché essere affossata, come succede ad esempio alla chiesa cattolica, da un pregiudizio negativo. Ma gli oxfamiani ora tremano soprattutto per i finanziamenti a rischio di crollo.

 

Intanto Donald Trump fa debiti, sfonda tetti di bilancio indicati da lui stesso come fossero nulla. Ecco, non sembra il tipo da mettere un Carlo Cottarelli a fare il ministro (battuta che potete giocarvi). Altrimenti prendete un'aria pensosa e preoccupata pensando al drenaggio di risparmio mondiale che prende la strada degli Stati Uniti, agli effetti sui tassi, alle conseguenze sulla competitività americana se tutta questa capacità di spesa diventa un modo per alimentare un circuito economico tutto interno.

 

Abbiamo il nostro problema geopolitico del momento, con la Turchia dell'appena visto in Italia Recep Tayyip Erdogan che fa la prepotente riguardo alle acque territoriali di Cipro e blocca una piattaforma Eni per la quale già era stata data concessione. Problema intricato, che vede vari giocatori in campo, tra cui, si spera, anche l'Unione Europea. Per cene ad alto contenuto di interessi sugli equilibri politico/energetici.

 

 


  

Una guida, tra le tante in arrivo, al Royal Wedding. Mentre la lista degli invitati non è ancora completa e non si sa mai, magari in USA per lavoro, magari durante un viaggio all'estero, avete conosciuto una bella e giovane attrice e le siete stati simpatici. Controllare comunque la posta.

 


 

Beh un po' fa sorridere che alle Olimpiadi non si possa sciare, pattinare e altre cose invernali perché fa troppo freddo. Non per dire niente contro la fede assoluta nel riscaldamento globale, però, a parti rovesciate, tra piste squagliate e bob a galleggiare su laghetti di neve sciolta dal caldo, ci sarebbe stato uno scatenamento apocalittico.