Dal voto di Enrico Letta al marzo di Macron. Di cosa parlare stasera a cena
Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati da Giuseppe De Filippi
C'è il gelo sull'Italia, ma anche indizi di disgelo. Si prenda Enrico Letta che da Parigi sente la campanella delle elezioni e prodianamente fa la sua professione di gentilonismo via Twitter.
Nella lista di ministri presentata, senza che nessuno glielo chiedesse, da Di Maio, c'è pure l'ex nuotatore azzurro – due volte campione olimpico a Sydney 2000 – Domenico Fioravanti. Se il M5s andrà al governo sarà lui il ministro dello Sport. E' evidente che nel mondo grillino bastano qualche medaglia per trasformare un atleta in un politico. Evviva la meritocrazia. Di Maio non naviga più a vista, nuota direttamente a riva.
Intanto, nonostante il divieto, i sondaggi impazzano e impazziscono sul web e lo fanno un ampie dosi di percentuali riciclate, nemmeno fosse una cena del giorno dopo con la bottiglia del giorno prima. E così anche l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) si è sentita in dovere di provare a intervenire su quelli che chiamano "sondaggi clandestini".
Mentre cenate cercate di immaginare nuovi confini all'Europa. Al caponegoziatore Ue per la Brexit Michel Barnier, il deputato unionista nordirlandese del Dup Ian Paisley ha proposto di "annettere l’Irlanda del nord all'Ue per “sottrarla” così alla sovranità britannica.
A proposito d'Europa, oggi Giorgia Meloni è andata a Budapest per incontrare, con immancabile selfie, il premier ungherese Viktor Orbàn e discutere di "lotta all'immigrazione incontrollata, difesa delle radici cristiane dell'Europa, revisione dei trattati europei per dare più sovranità agli Stati". Una domanda: ma esistono davvero patrioti europei che non credono all'Europa. Gli spunti di discussione sono molteplici.
In Francia inizia a scricchiolare l'amore tra francesi e Macron: gli ultimi sondaggi dicono che il 57 per cento non lo ritiene un buon presidente. A breve inizieranno gli incontri con i sindacati per riforma del sistema ferroviario: auguri. La speranza è che il marzo macroniano non si trasformi nel maggio francese.
Dicono che con la cultura non si mangia, ma forse si può mangiare con la cultura. A cena si parla di libri? No, anche perché non è tempo di e da saloni. Eppure domani inizia l’Italian book challenge 2018, il campionato dei lettori.