L'attacco in Francia e il voto per la presidenza delle Camere. Di cosa parlare a cena
Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati da Giuseppe De Filippi
La brutta sensazione della paura per l'attacco in Francia torna ad appesantire le nostre cene mentre l'incastro parlamentare sulle presidenze non basta a restituirci il sorriso (almeno quel sorriso un po' ebete da mangiatori di popcorn). Comunque ci sono informazioni sul modo in cui è avvenuta la presa di ostaggi e sul successivo attacco delle forze di polizia antiterrorismo:
Mentre si rispolverano analisi sulla componente stabile, residente, della presenza terroristica in Francia:
Che dire delle presidenze? Mancano le basi. Si parla dei famosi ruoli di garanzia ma tutti i vincitori sono coerenti troppo coerenti con il loro spirito non battagliero (che sarebbe una virtù) ma stupidamente tetragono. Sì è scritto e riscritto, è tutto molto chiaro. Impossibile in queste condizioni affrontare il cammino di una legislatura. Provate solo a immaginare come si potrebbe gestire una questione un po' complessa o controversa, magari con diversi impatti tra nord e sud. Si può anche pensare di depotenziare il governo, per consentirne la nascita, ma poi il contrastare sarà un Parlamento diviso tra bande, impaludato. Mentre Napolitano se la prende con l'inedita figura politica dell'autoesaltazione. E forse i 5 stelle meditano mosse spiazzanti per far eleggere qualche esponente del Pd o del centrosinistra, ma prima di loro si starebbero muovendo verso il Pd importanti emissari di Forza Italia.
Intanto però Salvini scivola su una stupida e inutile volgarità, con un ciaone ai perdenti che non porta neanche bene:
Mentre Calderoli pare abbia fatto di peggio, ostentando atteggiamenti indegni:
Cambridge Analytica insegue il trumpismo anche nei suoi nuovi addentellati. Su Bolton leggerete tante cose, il Foglio però ha forse l'archivio più nutrito e intanto risegnaliamo un pezzo già uscito: