La crisi della Lira in Turchia e l'addio a Cesare De Michelis. Di cosa parlare stasera a cena
Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Primato mondiale per la dichiarazione inopportuna al presidente turco Erdogan per aver chiesto ai suoi concittadini, durante la fase più nervosa della crisi valutaria che sta colpendo il paese, di vendere valuta straniera per acquistare Lira turca. In sostanza ha chiesto di fare esattamente l'opposto di ciò che i turchi stanno facendo, spinti dalla legittima paura di ulteriori svalutazioni. E le parole di Erdogan ora li convinceranno ancora di più a vendere moneta nazionale. Intanto per l'Europa basta questo piccolo cigno turco per far tremare i mercati finanziari e noi che abbiamo il Turco in Italia, come da opera buffa rossiniana, siamo quelli più sensibili e quindi più inguaiati.
E Donald Trump ci mette tutto l'impegno perché le cose vadano anche peggio.
Il ministro flessibile, che un po' sa di cosa parla e un po' no, si sta incartando sulla questione dei vaccini. Oggi poi ha diffuso gli articoli del surreale disegno di legge sull'"obbligo flessibile" di vaccinazione. E' pieno di perle, tra cui l'indicazione che l'obbligo da flessibile diventa invece perentorio in caso di epidemie. Ma come è noto vaccinarsi, a epidemia scoppiata e quindi presumibilmente a malattia presa, serve come allacciarsi le cinture dentro la vettura ormai sfondata e fumante. Su questi temi a cena siate inflessibili. Dall'estero guardano all'obligation flexible pronti a scatenare l'inferno dei luoghi comuni sull'Italia.
Vabbè le 3 aliquote in luogo della flat tax sono già di per sé qualcosa di comico. Il gioco delle 3 tavolette almeno rispettava la tripartizione e non si spacciava per gioco dell'unica tavoletta. Ma il progetto c'è e comporterebbe anche l'assorbimento del bonus da 80 euro per i redditi inferiori ai 20 mila euro annui. Che ci starebbe pure, volendo mettere in ordine le regole sul prelievo fiscale e quindi assimilando in pieno gli 80 euro al reddito e trovando compensazioni per non produrre impoverimento. Si tratterebbe di farlo bene, e il gioco delle 3 tavolette non è incoraggiante.
A che serve il cretinismo politicamente corretto? a far avere ragione perfino a Matteo Salvini. Pensateci, il vero pericolo non è nel senso di straniamento che proviamo leggendo di genitore 1 e genitore 2 in luogo di madre e padre, ma è nel destro che viene offerto a chi poi, chiedendo logicamente di ripristinare l'antico uso, finisce per travolgere nella critica anche le vere acquisizioni della modernità. Però attenzione anche alle precisazioni di alcune associazioni gay in cui viene fatto notare che la dicitura genitore 1 e genitore 2 non è mai esistita, ma si indicavano primo genitore e secondo genitore, in modo generico semplicemente perché non si sapeva chi avrebbe firmato, appunto, per primo.
Così, senza una ragione specifica, dopo Salvini segnaliamo questo spunto del Foglio.
Però c'è il caso abruzzese all'orizzonte, con la Lega intenzionata ad andare per conto proprio, un segnale non incoraggiante per la tenuta del centrodestra come lo abbiamo conosciuto alle ultime elezioni.
Non dimenticate i flambus romani, ce ne sono sempre, anche d'estate.
Non correte sulle strade, per tante ragioni, e se volete anche perché c'è il super tutor. Che poi in macchina si sta benissimo, si sente la radio, al fresco.
Non solo nuoto a dare soddisfazioni (oggi anche un bel bronzo nei tuffi), ma anche l'atletica.
L'addio a Cesare De Michelis. I ricordi, pubblici e personali, ci parlano di un intellettuale di grande valore e di un editore capace di capire il pubblico senza cedere, troppo, sulla qualità (e nel la saggistica di Marsilio ne ha messa proprio tanta di qualità).