La nazionalizzazione di Autostrade e i dati Ocse sulla crescita. Di cosa parlare a cena
Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Allora, senza la tragedia di Genova nessuno si sarebbe accorto delle tante concessioni in Italia e del loro valore. Adesso sembra il primo punto del governo (ma il famoso contratto ne parlava?) e soprattutto vedrete che partirà una mitologia della concessione con cui, inventando entrate aggiuntive grazie alle revisioni, la maggioranza fantasticherà su coperture per pensioni, redditi e politica di scambio varia. Tutto sopravvalutato ovviamente, mentre sono possibili solo incrementi marginali delle entrate statali e neppure è detto. Pensate solo alle acque minerali: chi diversamente dagli attuali concessionari non dispone di logistica, capacità distributiva e presenza internazionale, semplicemente non può valorizzare il prodotto e quindi non potrebbe pagare di più di concessione. E le situazioni sono simili per altri mercati e prodotti. Così l'aumento dei canoni sarebbe semplicemente un inasprimento fiscale, con effetti di freno sugli investimenti e di conseguenza sui posti di lavoro oltre che di aumenti dei prezzi/tariffe nei mercati dove è possibile.
Ah sì, c'è l'Ocse a ricordarci il primo dato economico proprio tutto gialloverde, con la pesante eccezione italiana.
Solo per non sentire più gli appelli all'abbraccio tra Pd e 5 stelle. Però attenti alle parole, qui Martina dice "no" al dialogo, ma aggiunge la ragione: per la sudditanza alla Lega. E questo è l'argomento pericoloso, perché porta a pensare che i casaleggiani sono tanto bravi ma li rovina Salvini. Mentre qui si tiene sempre il punto fogliante (anche col prof. Orsina) per cui i due sono le facce di uno stesso mostro populista e vanno combattuti per ciò che sono e non per ciò che fanno. Quindi, ahi, forse sentiremo presto Martina proporsi a un 5 stelle desalvinizzato, come i filo grillini chiedevano accordo a un Pd derenzizzato.
Ora questo è un classicone di fine agosto. Ma ogni volta ci si chiede, da esterni alla questione, ma sarà vero? Sì i libri costano, ma insomma con 1.000 euro di spesa in libreria si smonta il locale e si esce tra le ola dei presenti. E l'astuccio? E lo zainetto che è di Prada?