Le richieste dell'Ue sulla manovra e la campagna mediatica di Salvini
Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati da Giuseppe De Filippi
Ma sì, cominciamo da Torino, ancora Torino per dire che non basta la furbata di mandare il prof. avv. a fare cose sensate in Europa, concedendo un minore deficit programmato, per accontentarci. Non bastano le omissioni, vogliamo gli atti. Ovvero le infrastrutture e magari qualche riforma. Cioè qualcosa di ben più difficile di una marcia indietro, seppur da propositi sfascisti. Vabbè intanto diamo atto al partito del pil di essersi mosso e di aver saputo continuare a farlo.
Dicevamo del prof. avv. Gli tocca lavorare, perché stavolta serve a qualcosa. Ma che margini ha con Bruxelles, per tentare addirittura di evitare la procedura d'infrazione? Il punto è nelle pensioni, il mondo e il mercato guardano solo lì. E Moscovici già dice che non accetterà una resipiscenza di facciata ma che andrà a vedere che cosa l'Italia ha da offrire.
Funziona sempre qualche chiacchiera sul populismo. Fatene, con un occhio alla Spagna.
E un occhio alla Francia.
Dall'opposizione, ma da uno che si intende di comunicazione, l'ex spin doctor di Renzi, il giudizio sulla campagna salvinista per la manifestazione di Roma.
Ecco che succede nel Pd, un'uscita che cambia tutto.
I bancari dicono che le banche stanno bene e vogliono più soldi nel contratto.