Di cosa parlare stasera a cena
Le reazioni all'arresto di Assange e l'autorevolezza di Tria
Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Allora, Assange. Vabbè, partiamo da lì, anche perché per cena, dove c'è sempre una punta di gossip, il personaggio si presta a far da sfondo a qualche conversazione. Qualcosa deve essersi rotto nelle sue reti di protezione e quindi finisce la copertura diplomatica. I suoi veleni li ha già sparsi, le sue spiate pure, adesso processarlo è sì utile per chi lo persegue, a cominciare dagli Stati Uniti, ma si tratta anche di un processo da maneggiare con attenzione mediatica per non trasformarlo in una seconda ondata di leaks. Comunque è indicativo, dice proprio tutto, vedere come reagiscono i vari governi in giro per il mondo. C'è un blocco, diciamo così occidentale, di soddisfatti e desiderosi di giustizia, e un altro blocco, russo-centrico, che invece grida ai diritti violati e alla scorrettezza (e lo fa con una certa comicità involontaria). Partiamo dalle fonti direttamente ispirate dalla politica russa.
E dove troviamo voci simili, con lo stesso tono in difesa di Assange? ma ovviamente nel governo italiano, con ovvie proteste dall'opposizione (seguite i commenti al tweet di Di Stefano), che denuncia i legami internazionali del governo evidentemente rintracciabili in un certo mondo putiniano.
In ogni caso la simpatia per il (presunto) ribelle ma palesemente schierato con alcuni interessi è finita da tempo e quindi se ne può parlare con più serenità.
In Libia continuano a succedere cose che non vanno bene per gli interessi italiani e per la stabilità quelle cose che uno se le va un po' a cercare.
La situazione nel Mediterraneo si sta facendo ogni giorno più grave per la sicurezza delle persone e la lista delle presunte vittime dell'abbandono in mare di barche che avrebbero bisogno di aiuto tende a crescere.
Poi c'è il ministro Tria che sta crescendo in autorevolezza via via che si sfaldano i pericolosi sogni dei contraenti politici del patto di governo. Il ministro, seppure isolato, continua a rimarcare, senza polemiche e senza fare il duro, ma mettendo le cose in piena chiarezza, che i conti pubblici non permettono colpi di fantasia fiscale. Nella premessa al suo Def, che è davvero suo perché il resto del governo fa finta di niente, specifica che serviranno coperture di notevole entità per tenere gli impegni della manovra fissati nel documento. Insomma, tanti miliardi, più verso i 30 che verso i 20, da reperire in vari modi, e, per ora, resta scritto che il modo è quello di far salire l'Iva.
Un bel problema, parlatene a cena, perché tra tanti attestati di durata certa per il governo questa è l'unica questione davvero problematica e davvero in grado di bloccare l'avventura gialloverde. Anche perché i toni restano sprezzanti, ma non tra governo e opposizione, ma tra maggioranza e governo e tra governo (parti di) e governo (altre parti). Prendete lo stimato sottosegretario Giorgetti, lui liquida come numeri non troppo attendibili quelli del Def, e sminuisce il senso degli appelli di Tria. Oppure prendete lo stesso Salvini che non trova di meglio di indicare come necessaria la mitica spending review. Per ridurre le spese vere, uno potrebbe chiedersi. No, per Salvini il problema della spesa pubblica è l'eccesso di scorte per i personaggi considerati a rischio. Insomma, una risposta che non ha senso economico o finanziario, ma che ci riporta immediatamente in uno spazio gilettiano, in un ambito da talk show di quarta categoria, in una visione del mondo da blog grillini. Intanto c'è sempre il Fondo monetario a osservarci con una punta di preoccupazione.
Le liste del Pd per le europee sono pronte, e vanno tenute d'occhio perché ci fanno capire come Zingaretti sta tentando il suo peculiare rinnovamento del maggior partito di opposizione in Italia, tenendo insieme candidature che possano coprire uno spazio politico ampio. David Allegranti le ha messe su twitter prima che lo stesso Pd le diffondesse online e quindi ecco qui la circoscrizione Isole e le altre le trovate facilmente.
Si comincia a votare in India, Modi favorito.
E si continua a prorogare la meravigliosa Brexit.
Ma come gioca bene l'Ajax? e non vi fa strano, lo dico a chi seguì la prima ondata negli anni '70, sentir parlare di calcio totale con le stesse parole ammirate e spaventate di allora e con lo stesso tono da "noi italiani non ce la faremo mai"?
Ovviamente seguite il Masters, il primo dei quattro major golfistici dell'anno, che si gioca, come ogni anno, sul campo di Augusta, Georgia. E fate il tifo per Francesco Molinari e per gli altri prodi presenti.
Per il tennis si va verso una specie di pre-nostalgia per Federer.