Di cosa parlare stasera a cena
L'orgoglio di Confindustria e il vuoto europeo attorno al governo
Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Bella giornata di orgoglio confindustriale di cui parlare stasera, perché il presidente Boccia è riuscito a trovare una linea di equilibrio tra la critica rabbiosa al governo (che pure tenta parte del mondo industriale) e l'offerta di una possibilità di accompagnamento, quasi pedagogico, per consentire, anche al governo che non sa cosa fare, di fare qualcosa. Quindi tra sì, alla Tav, alle infrastrutture e alla crescita. Ma non sono tra sì gridati, sono piuttosto affermazioni dette con ragionevolezza e con quel buon senso (ma condito di intelligenza) tanto invocato dalle parti dei due alleati che tengono Palazzo Chigi. Pragmatismo in regalo, programmi realizzabili in offerta speciale: soprattutto per i 5 stelle figli dell'antipolitica e privi di ideologia positiva si tratta di doni preziosi. Che li sappiano accogliere interamente ne dubitiamo, ma qualcosa forse si è mosso, se sia Di Maio sia Conte si sono rivolti a Confindustria trovando, sia pur faticosamente e tra le righe, spazio per il dialogo e soprattutto facendo qualche concessione al pentimento per errori commessi, arrivando, con Di Maio, a dire esplicitamente che, ad esempio riguardo alla cancellazione e poi alla saggia reintroduzione di alcuni incentivi di industria 4.0, loro si erano prima sbagliati e poi ravveduti e rivendicando un simile processo (quasi di tipo cognitivo, si direbbe). Nel Link del Foglio c'è anche l'ulteriore passaggio per l'intervento integrale del presidente Boccia.
Dalle opposizioni non si guarda allo strumentario messo a disposizione del governo attuale ma a ciò che se ne potrebbe fare con altri assetti politici. Perché, intanto, continua a peggiorare, anche dalle fonti nazionali, la descrizione della situazione economica.
L'applausometro dovrebbe essere dotato anche di una misura dell'espressività oltre che dell'intensità, e allora sapremmo che oggi il presidente Mattarella ha avuto un'accoglienza straordinaria in Confindustria.
Uno dei pochi appelli veramente e convintamente pro-Europa in questa campagna elettorale in cui si vota per le europee disprezzando per le istituzioni di Bruxelles è arrivato oggi dagli industriali.
A proposito, non è stata l'Europa. Eccovi un bel repertorio per contrastare gli antieuropeisti del posto accanto.
Ma con l'Europa bisogna saper trattare. Stamattina tutti indicavano l'opportunità di chiedere per la prossima commissione un posto per l'Italia per un commissario in materie economiche di peso. Ma sarà durissima, il vuoto creato intorno al governo italiano comincia a far danni.
In Francia intanto provano a risvegliare la campagna elettorale con, nientemeno, un dibattito televisivo (ma, attenzione, lì sono fatti meglio, forse ricorderete anche uno cui partecipò Renzi).
Da qualche parte si comincia a votar prima per le Europee.