Di cosa parlare stasera a cena
Lo sbloccacantieri sbloccato e la sfida tra Trump e Corbyn
Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Oggi la nota mensile dell'Istat sul mercato del lavoro e la conferma della stagnazione. Non si muove una paglia, come si dice, in accordo con l'inattività governativa e con la mancanza di prospettive (è il riflesso della mancanza di visione politica che accomuna i due populisti, movimenti capaci solo di andare contro e privi di capacità propositiva).
Governo assente o quasi anche dalle complicate e faticose trattative sulle crisi aziendali. In questi giorni si è sentito e si sentirà parlare molto della Whirlpool.
Pezzettini di realtà a illuminare i pessimi risultati di questo governo, il reddito disponibile si eroda piano piano, ad esempio anche con l'intervento sulle pensioni.
Delta parla, Di Maio neanche parla più, Toninelli dice che deve parlare Di Maio, i commissari Alitalia, nel loro piccolo, si preoccupano. La proroga della scadenza (un modo si troverà) si staglia all'orizzonte estivo.
Tutto ciò vale da premessa per la ormai quotidiana analisi della condizione di pre-crisi della maggioranza. Beninteso: è una pre-crisi che potrebbe durare quattro anni, nella ripetizione di minacce, arrabbiature, ultimatum, paci, altre minacce. Oggi l'accento era più sulla pacificazione. Lo diceva con tono assertivo Di Maio, negando perfino problemi sul codice per gli appalti. Lo facevano capire gli altri. I due vicepremier intanto si parlavano per telefono e avanti così, grazie a un compromesso sul codice degli appalti e i cantieri da sbloccare. Che poi tutto ciò funzioni è un altro discorso.
Interessante, un po' a freddo rispetto al voto di qualche giorno fa, vedere come il sovranismo nordico si sia già fermato.
A proposito, un po' di storia delle procedure d'infrazione e delle scelte (politiche) che le accompagnano.
Ancora dalla vita reale nell'Italia 2019.
L'attacco a un hotel a Darwin, in Australia. Almeno 5 vittime e molte cose da capire sulla sparatoria.
E sì, Trump vuole provare a convincere gli inglesi a lasciare l'Ue senza accordo e a creare uno spazio commerciale libero con l'America. Non fidarsi è benissimo, in questo caso, anche vista la passione del presidente per l'uso dei dazi come arma da guerra. Comunque la tentazione c'è e il dibattito seguirà.
Poi c'è la sfida a colpi di intelligenza/maturità tra Trump e Corbyn. Insomma non è una visita di stato noiosa.
Il banchiere centrale europeo che ha grossi guai con la giustizia.
Cominciano gli attacchi al trasporto aereo in nome della riduzione delle emissioni.
Perché infatti si vendono meno diesel, a sostituirli sono stati i motori a benzina (che in termini di emissioni di CO2 sono più inquinanti, mah).
Il fondo che non vuole l'accordo tra Fca e Renault.
Rubiamo a Laura Cesaretti questa buona indicazione per lettori del Foglio che vogliono avere argomenti ben strutturati di cui parlare a cena.
Forza Azzurre e anche allez les Bleues.
e benvenuti ai nuovi investitori in squadre storiche.