Le nomine europee e il Foglio a Venezia (domani)

Nomine europee rinviate di pochi giorni, ma tanto il prof. avv. non è mai entrato in partita e non ci entrerà, e tanto ancora da chiarire per le condizioni finanziarie dell'Italia. Anche perché mentre si tratta su basi vagamente ragionevoli i leader della maggioranza propongono micidiali aumenti di spesa.

Fanno la gara a spararle grosse, a buffone, buffone e mezzo...

Appunto, come si diceva...

Assemblea a Taranto per Federmeccanica, con la questione Arcelor Mittal al centro dell'attenzione. Se il decreto crescita non ripristina l'esenzione penale durante la transizione ambientale dello stabilimento c'è il rischio di far saltare la vendita.

Però lunedì arriva Di Maio con seguito ministeriale e non si capisce cosa vada a fare. Il lavoro per risolvere il nodo sulla responsabilità penale va fatto a Roma, sul resto non ha nulla da dire e rischia fischi.

I progetti anti euro che passano anche da Bankitalia.

Tutti si chiedono, anche a cena, che fa Toti.

Però non è incapace, è che i poteri forti ce l'hanno con lei.

Ogni tanto per tirarvi su date uno sguardo a cosa scrive Roubini. Non è ottimista ma indovina spesso e questa volta, per la verità non da solo, vede nero a causa della guerra commerciale di Trump.

E allora accogliamo il consiglio, condiviso, di Laura Cesaretti e proponiamo la lettura di un'analisi veloce e ben fatta con cui potrete sbaragliare il compagno di cena sovranista e amante del debito tendenza "in Giappone lo fanno".

Comunque la si veda qui c'è tutto Trump.

 Il ri-voto a Istanbul (con tante ragioni per prevedere nuove tensioni).

Ci stiamo avviando verso una vicenda giudiziaria infinita per quelle maledette magliette 

Domani ovviamente tutti con il Foglio a Venezia.