Di cosa parlare stasera a cena
Le trattative sulla procedura d'infrazione e la situazione della Sea Watch 3
Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Più del decreto conta il dibattito. Sì, è vero, l'opposizione poteva far saltare tutto, governo compreso, perché i voti nell'aula del senato a favore della fiducia non erano oltre il quorum.
Le ragioni, acrobatiche, le spiega bene Valentini.
Ma poi qualcosa, forse anche proprio il governo, per scelta, per caso, per opportunità, si voleva ancora salvare. Oppure del decreto crescita, che è una fondamentalmente una prima marcia indietro rispetto al delirio della manovra di fine anno, qualcosina piaceva almeno a qualcuno. Ad esempio la salvezza, a termina, per Radio Radicale.
E poi c'era molto da contestare, molto da criticare, ovviamente. Quindi, come si diceva, conta il dibattito. Col Parlamento ridotto male e quasi esautorato è un'occasione rara e in più offerta da un provvedimento ampio e che va a toccare tanti aspetti della politica economica. E allora l'occasione per un dibattito finalmente possibile viene colta.
La dichiarazione che vince oggi nella categoria ingenuità/sincerità è dell'amministratore delegato delle Fs, Battisti, e riguarda Alitalia. A domanda risponde quando gli viene chiesto cosa succede in vista della scadenza del 15 luglio (la terza, o quarta, fissata tassativamente da Di Maio) in cui si dovrebbe definire l'assetto definitivo dell'azionariato della compagnia di cui Battisti, con Fs, è socio principale. Candidamente risponde nell'unico modo sensato e chiarisce ciò che è già notissimo, ovvero che non c'è scadenza senza proroga, come materia e antimateria, come cariche positive e cariche negative, come cacio e maccheroni.
Tutto ciò è incredibile, unica speranza è che ci sia stata una manina o una vocina a travisare il reale pensiero di Di Maio, che, malgrado tutto, non può essere questo.
Ah, pare che lo stato stia usando soldi non suoi, per vari salvataggi tra l'altro.
Forse la trattativa con la Commissione europea sulla procedura per debito contro l'Italia si ammorbidisce, i tempi molto probabilmente si allungano, anche per evitare tensioni sui mercati prima che (chissà, magari c'è un ravvedimento) dalla prossima manovra esca qualche indicazione utile a capire se c'è una possibilità di politica economica efficace.
Sea Watch fa esposto alla procura di Agrigento per il negato sbarco, ci sono nuove richieste da autorità europee perché si facciano sbarcare i migranti, un gommone con parlamentari e giornalisti ha raggiunto la nave a un miglio da Lampedusa. Intorno alle 17 da bordo fanno sapere che:
Quindi c'è stato un tentativo di attracco ma è stato impedito. Intanto dall'Olanda, chiamata in causa perché la nave è nel suo registro navale, arriva qualche indicazione, che viene letta come un'offesa, ma è in realtà aderente alla lettera dei trattati sottoscritti dell'Italia.
Oggi si era registro un calo nella tensione oratoria del ministro dell'interno. Ma gli sviluppi, in questo ambito, sono imprevedibili. Intanto è bene ricordare la situazione reale degli sbarchi (ricorriamo nuovamente al direttore per fare in modo che le conversazioni a cena siano più informate, molto di più, di un normale talk show).
Brucia anche perché la lasciate in strada, l'inadeguata Raggi cerca nemici ma mostra solo che il comune non è gestito. La foto, che è fornita dai Vigili del Fuoco, rimanda alla cinematografia delle catastrofi.
I tentativi di creare un'alternativa a Raggi (data comunque a precipizio nei sondaggi) e anche all'arrembaggio leghista. Si sono letti un po' di nomi di possibili candidati a sindaco, come Calenda o Malagò, mentre dal mondo vicino al Pd e ben radicato nell'esperienza della sindacatura di Rutelli arriva l'iniziativa di una lista unitaria ampia che potrebbe smuovere le cose.
E anche a Milano dicono che il Pd non basta e serve qualcosa in più.
E non solo per fare scelte sui prezzi ma anche per evitare sorprese su fatturazioni anomale ecco un po' di chiarezza sul mercato energetico, magari a cena qualcuno ha ricevuto i conguagli da paura oppure, non si sa mai, si orienta la discussione sulle scelte più convenienti tra le utenze.
In Francia fa più caldo che qui, consolatevi e godetevi la nostra brezza.