Di cosa parlare stasera a cena
Il governo che non c'è e i piani di Boris Johnson
Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
A dispetto dei commenti filo-contiani, che individuano nel prof. avv. il fulcro di una brillante opera di mediazione poi trasformata in notevole capacità realizzativa, ripetiamo tutti insieme ciò che risulta evidente, sotto gli occhi, palese: il governo non c'è. Neppure si direbbe "non c'è più" ma proprio non c'è mai stato. Il governo inteso come organo di indirizzo politico secondo le prerogative costituzionali non esiste, non c'è, non è in funzione. E non vale più la formula scherzosa dei due o tre governi che agirebbero contemporaneamente. Semplicemente va constatato che il governo non c'è e che poi ovviamente alcune questioni vengono affrontate ma con i meccanismi inerziali dell'amministrazione o delegando tutto a deliberazioni parlamentari, anche di parlamenti precedenti come per il caso della Torino–Lione e delle ratifiche che ora non si saprebbe come smontare (lo ha detto in aula il prof. avv. che l'iter del corridoio ferroviario europeo va avanti anche senza pronunciamenti questo Parlamento). E' un governo insaputista, che fa le manovra correttive e non se ne accorge, che negozia con l'Europa per tenere il deficit al 2 per cento e non lo sa. Sempre all'insaputa del governo proseguono sbarchi di migranti e permanenza di quelli che Salvini voleva rimpatriare. Direte ma hanno fatto il reddito di cittadinanza. Certo, ma quello non è governare, e infatti della reale applicazione di quella misura hanno perso già il controllo, con gli obiettivi iniziali, ad esempio centrale era quello del riavviamento verso il lavoro degli inattivi, completamente perso per strada, perché governare non significa buttare lì pseudo riforme tagliate con l'accetta ma gestire quelle ben pensate e ben costruite. E direte, ma hanno fatto quota 100. Altro caso di situazione reale non controllata, sono stati gli statali e i lavoratori del privato nel nord a uscire e non vengono sostituiti secondo il tasso ottimistico sbandierato da Salvini e dai suoi. Alla fine è solo un regalo ad alcuni a dispetto di altri. Anche questo non è governare. E direte, hanno fatto un po' di nomine. Certo, e ne vengono ripagati con adulazione e furbizia, roba che non serve a niente, se non ai furbi adulatori, e che non costituisce attività vera di governo. Il governo non c'è e la maggioranza è finta, una situazione che non si dovrebbe accettare.
E così chi va in aula a rispondere su una storia intricata e appassionante, come quella della pattuglia leghista, di provata fede e amicizia salviniana, che va a Mosca a negoziare tangenti. Cosa deve rispondere un avvocato messo lì a reggere un governo che non c'è? Certo, non ci ha messo foga né entusiasmo nel difendere il suo amatissimo vice premier, però il compitino l'ha fatto. Intanto succedeva una cosa stramba. Una gran parte dei parlamentari grillini ha lasciato l'aula mentre parlava il prof. avv. e, a quanto pare, sono andate a godersi il discorso difensivo dell'avvocato di governo dalle tribune dove di solito si trovano i non parlamentari.
Dice che è prevalsa la linea del governo e non quella del partito sulla Russia. Frase insensata, perché, come si diceva, il governo non c'è.
E arrivano da lontano anche i soldi sbloccati, ma sempre bloccabili per insipienza locale, oggi a favore di opere pubbliche, di cui Salvini goffamente tenta di attribuirsi il merito.
Ecco, il governo che non c'è, vedete cosa succede mentre Salvini fa le dirette facebook.
Ora, non sanno neanche lontanamente cosa mettere in manovra e tutti vogliono anticipare. Chissà perché questa bugia bianca sulla manovra precox piace tanto e fa sentire tanto bravi. Boh.
Un attacco classico, con un titolo shortato (cioè prendendo a prestito una quantità di azioni, subito vendute al prezzo corrente di qualche tempo fa con l'intento di guadagnare grazie alla riduzione del valore dei titoli, eventualmente anche il loro azzeramento, all'atto della restituzione dei titoli) e che sta precipitando in Borsa. L'azienda al centro dell'operazione è la Bio-On, quotata all'Aim della Borsa di MIlano. A fare l'operazione di vendite short, la speculazione al ribasso, è il fondo Quintessential. Oggi il fondo ha comunicato al mercato di avere vantaggi dal calo delle azioni Bio-On. L'azienda, quando si quotò nell'ottobre del 2014, dichiarò di essere attiva nel settore dei polimeri polisteri termoplastici, ovvero ciò che serve per le cosiddette bioplastiche. In Borsa andava fortissimo, aveva chiuso il 2018 con un più 130% di rialzo, anche grazie a frequenti annunci di accordi industriali con grandi nomi del settore chimico e ingegneristico in Italia e nel mondo. Questo è il testo con cui Quintessential, già protagonista di operazioni simili nel mondo, dichiara la sua opinione su Bio-on, asserendo anche che ci sarebbero gravi irregolarità nella contabilità dell'azienda. Se fosse vero sarebbe grave che Consob non si sia accorta di nulla e che a sollevare la questione, facendo però solo i proprio interessi, sia un fondo specializzato in aziende fatte di castelli di carte.
Bio-On risponde stizzita e mette in campo gli avvocati.
Steven Mnuchin, segretario al tesoro dell'amministrazione Trump, appoggia l'inchiesta delle autorità federali americane antitrust contro l'attività di Amazon, e lo fa col più basico e classico degli argomenti, accusando il commercio online e la potente piattaforma logistica di aver messo in difficoltà i negozi tradizionali. Ma l'inchiesta antitrust non può essere rivolta contro l'attività di Amazon, cioè contro il commercio online, ma contro il predominio dell'azienda di Bezos nel settore. Quello che potrebbe derivare sarebbe una riduzione del peso di Amazon a vantaggio di uno scenario più competitivo nel mondo del commercio online, e l'effetto sarebbe una maggiore aggressività nei riguardi del commercio tradizionale. Comunque la questione avrà sviluppi.
Boris Johnson comincia a costruire il suo governo brexiteer.
E dice che vuole sbrigarsi a far casino.
E Johnson è tanto istrionico e sorprendente quanto vulnerabile.
Mentre Facebook concilia e definisce il multone dalle autorità americane per le turbative elettorali a 5 miliardi, ma Cambridge Analytica ora avrà a che fare anche con altre cause intentate negli Stati Uniti e con altre richieste di risarcimento per la gestione scorretta dei dati personali.
Ma soprattutto negli Stati Uniti oggi si parlava di Russia e influenza sulle elezioni ascoltando un riluttante Mueller, l'incaricato delle indagini su Trump.
Parliamo di Bibbiano? ok, parliamo di Bibbiano e di ciò che c'era prima di Bibbiano, dell'ideologia giudiziaria promossa da un ben identificato gruppo di pressione
In Francia fa un caldo pazzesco, così non parlate di quello italiano.
Venerdì aerei regolari, lo sciopero (che era la seconda metà di quello di oggi) è stato spostato al 6 settembre.
Parlate di nuoto, di longevità sportiva, di personaggi, di caparbietà.