Quei 5 stelle che detestano Di Maio
Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Insomma fate questo benedetto governo.
I 5 stelle che detestano Di Maio e smontano i suoi giochetti.
Altri 5 stelle, sempre romani, che detestano Di Maio.
Ecco, appunto.
E quindi, un paio d'ore dopo, siamo al Viminale? E chi lo vuole?
Qualcosa si sbloccava intanto.
E appunto potete dire a cena che quando si discute di ministri e ministeri significa che l'accordo sta arrivando.
Oppure provate a capire che vuole dire Grillo, forse intende dire che bisogna mettersi d'accordo per governare senza darsi troppe arie di rinnovamento. O forse si è scocciato un'altra volta.
E se Grillo promuove Conte la stessa cosa fa Trump, che scrive a memoria e quindi è più sincero e sbaglia il nome. Pensate al rodimento interiore di un Di Maio.
Effettivamente anche Trump sa che il bisconte fa fuori Salvini e il sovranismo.
Saggiamente Giuliano da Empoli ci mette in guardia dalla crisi twittata.
In ogni caso si consiglia a Di Maio per il prossimo giretto in Francia di farsi due chiacchiere col presidente Macron o con qualche suo consigliere e di lasciar stare i gilet gialli.
Lo so, lo so, a voi va di più di parlare dei perdenti, degli sconfitti, dei marginalizzati. Sul piano personale su Salvini si è scritto molto ultimamente e troverete ampi ritratti e fenomenologie salviniane. Vuole entrare nella categoria, senza una vera ragione, Carlo Calenda improvvisamente e insensatamente diventato impolitico e incapace di comprendere la ragione politica.
Come andarsi a mettere ancora di più nei guai.
Buona cosa.