Il vertice sulla manovra e il voto nel Regno Unito
Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Vertici a ripetizione, su manovra, riforme istituzionali, legge elettorale. Il governo prova a compattarsi (era ora) e a darsi obiettivi chiari e comprensibili e soprattutto sui quali si può investire almeno per qualche mese. In questo modo si arriverebbe al prossimo bivio regionale, con l'Emilia-Romagna che stabilirà se l'Italia va di qua o di là. Interessante notare come a questo punto e per il profluvio (forse eccessivo) di oratoria vittoriosa da parte della destra sia diventata improvvisamente una notizia la vittoria eventuale del Pd e di Bonaccini. Da quella vittoria in gennaio deriverebbe una inattesa iniezione di entusiasmo nel progetto governativo e nelle prospettive del centro-sinistra. Una cosa impensabile ora, ma provate a immaginare cosa sarà la campagna salviniana in regione e che livelli di propaganda e anche di scommessa personale toccherà. E poi immaginate una vittoria di Bonaccini. Saremmo di fronte a una di quelle piccole vittorie locali o addirittura di un singolo reparto che poi diventano il punto di partenza della vittoria di una guerra. A maggior ragione il governo dovrebbe puntare sulla concordia di azione con gli incontri di oggi. Alle bizze di Luigi Di Maio (forse ingigantite dai giornali anti governativi) corrisponde il sereno equilibrio di Beppe Grillo.
Ieri dicevamo a cena che l'Umbria si portava dietro un forte logoramento per il Pd (dopo decenni di potere) e un altrettanto forte consunzione dei 5stelle (per manifesta assenza di idee), e ci sembrava che fosse anche tutto molto umbro. Per trarne invece indicazioni di tipo nazionale occorre uno sguardo più profondo e qualche interessante ragionamento analogico. Affidiamoci a Claudio Cerasa e Giuliano Ferrara, pescando dal Foglio in edicola da questa mattina.
Un po' di dati, analisi, indicazioni e resoconti di esperienza concrete per parlare di aliquote Iva e loro cambiamenti.
L'irreversibilità della demagogia, ovvero com'è difficile ribaltare il salvinismo. Forse, e vale ad esempio anche per quota 100 e per il futuro scalone pensionistico, si dovrebbe procedere per piccoli e graduali aggiustamenti. Ma ci vuole tempo e costanza.
Magari non si può fare e non se ne farà nulla, e magari è contro la libertà di espressione ed è anti liberale, e certamente in rete ha trovato tantissimi critici, ma la proposta di Luigi Marattin merita di essere valutata, almeno per gli intenti, e per chiacchierare a cena va benissimo, vi fa arrivare tranquillamente alla frutta.
Appunto.
E intanto, vedi sopra, i supporter twitteriani del servizio sanitario nazionale inglese sfidano Boris Johnson a chi ha più seguaci.
E si va verso elezioni che sono un po' un referendum su Johnson e sulla Brexit.
Incredibile, ci sono più benefici qui dal liberismo di quanti ce ne siano negli Stati Uniti.
Le proteste in Cile e un tentativo di spiegazione che innova gli schemi un po' consumati applicati di solito.
La deriva splatter di Donald Trump.