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Di cosa parlare stasera a cena
Il Mose e il grande gioco politico dell'impeachment
Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Il tentativo di salvare governo (e 5 stelle) con un compromesso che salvi la faccia ai grillini anti Ilva e filo parco giochi, insomma la pattuglia Lezzi, è in mano ancora una volta al saggio presidente del consiglio. Giuseppe Conte sta lavorando a una versione rielaborata e apparentemente dimezzata della protezione dalle incriminazioni penali per vicende precedenti (e per i loro sviluppi) all'avvio della gestione dell'acciaieria da parte degli ormai riluttanti compratori di Arcelor MIttal. Qui ci sbilanciamo e diciamo, buttatela lì a cena, che probabilmente ce la fa. Anche perché l'opposizione ideologica che deve fronteggiare è tanto univoca quanto friabile. E il favore Conte lo farebbe anche al suo (ormai presuntissimo) partito, stretto tra calo dei consensi e mancanza di strategia.
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Comunque Conte è simpatico e resistente perché dice "suvvia".
Venezia con la marea molto aggressiva, come sempre testimonial perfetta.
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Criticare il Mose sì, volendo, ma contestarne il funzionamento quando sarà in funzione non prima. Comunque su Venezia e acqua ci fidiamo solo di Jacopo Giliberto e del Foglio.
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Era tutto noto da tempo.
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E poi W l'acqua che poi vuol dire W Venezia e breve storia del Mose, a partire dalla presa di coscienza del problema quasi cento anni fa.
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I tedeschi scherzano sull'hotel che non c'è più.
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Roma si blocca per molta ma molta meno acqua.
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Questa sarebbe la svolta, la super svolta, vale più di una riforma costituzionale, anzi di due, di n riforme costituzionali.
Urca, la polemica.
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C'è questa cosa di voler essere notati, una cosa tra Lord Brummel alla rovescia (in merito vi rimando al breve apologo di Achille Campanile) e Andy Warhol, e poi c'è di più, una cosa spiccatamente televisiva o generalmente legata al discorso pubblico: ci si fa notare di più non sparandola banalmente grossa, ma andando a scocciare proprio ciò che funziona, che è oggetto di stima condivisa e di orgoglio. Insomma qui funziona davvero solo Milano, ed è oggetto di stima condivisa e gli italiani, superate le stupide battaglie tra savoiardi, borbonici, papalini e altre menate, ne sono orgogliosi, tanto da affluire felicemente verso la Lombardia. Tutti i paesi funzionano così: una città diventa il punto di attrazione delle energie. E' un sistema efficiente, forse ha a che fare forse con la divisione del lavoro (e poi coi treni veloci che differenza c'è davvero tra MIlano e Bologna o Firenze o Torino o Roma?). Funziona ovunque, perché chi è portatore di innovazione nel lavoro ha bisogno di persone simili per svilupparsi, le reti di intelligenze o semplicemente di attività funzionano così. Spacchettare l'energia milanese in 10 città non darebbe 10 decimi di Milano ma 10 fallimenti. Però provocare è politico, secondo i canoni televisivi, e allora una persona intelligente come il ministro Giuseppe Provenzano cade nella trappola e si mette a dire cose da provocatore televisivo. Vabbè tra qualche giorno non se ne parlerà più, però intanto fa danno.
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Il grande gioco politico dell'impeachment e il suo unico senso, quello mediatico. Una super graticola in cui rosolare tutto ciò che di negativo può emergere o è già stato rivelato sulle attività di Donald Trump per convincere il presidente Ucraino neoeletto a far partire investigazioni imbarazzanti per la famiglia Biden (Joe è un suo possibile e forte rivale elettorale). La partita è nella ricezione da parte dell'opinione pubblica di tutte queste accuse oggettivamente pesanti e dalle quali Trump si caverà solo grazie alla prevalenza dei repubblicani nell'aula del senato. Insomma un salvataggio personale a colpi di maggioranza che potrebbe allontanare gli elettori da Trump o, più probabilmente, potrebbe caricare quelli della parte avversa di un forte desiderio di partecipazioni politica.
I personaggio da seguire è Adam Schiff, presidente di quello che qui sarebbe il comitato parlamentare sui servizi segreti.
E questo è il comitato che presiede.
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È il momento dei podcast e qui ve ne segnaliamo uno che tratta di salario minimo e proposte varie. L'autore sa di cosa parla.