I nuovi guai di Trump e la mobilitazione dei gattini contro il sardinismo
Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Allora, una vita a invidiare quelli del Washington Post dell'epoca e quelli del film, poi ti capita il Watergate sotto al naso e quasi ti sembra una stupidaggine. Perché Donald Trump riesce sempre a rovinare tutto, perfino lo scandalo che lo stende politicamente diventa una buffonata. Però bisogna essere freddi e non farsi travolgere dalle tecniche trumpiane. Lo scandalo c'è ed è gigante, perché oggi, con la meticolosità che è loro propria, uno degli uomini del presidente (non proprio l'ultimo della fila, anzi, ma l'ambasciatore presso l'Ue) ha detto di aver agito nelle faccende ucraine e per fare danni ai Biden, proprio su indicazione del presidente. E il frittatone è pronto, né si vede come possa Trump venirne fuori.
C'è il tenace gruppetto di Pod Save America che diffonde, come da nome, i suoi podcast nel mondo aggiornando su tutte le questioni che riguardano la Casa Bianca nell'era Trump (qui li si ascolta in modo quasi ipnotico). Sono metodici, a volte quasi ripetitivi, ma non lasciano inesplorata neanche la più piccola cosuccia che possa essere imbarazzante per il presidente. Oggi sono carichi a mille.
Su Twitter il divertente account che tiene in vita Richard Nixon e oggi, con scelta opportuna, gli fa rivivere i momenti più difficili, ripescando la faccia dell'epoca ma attualizzandola.
Giuseppe Conte e il "delirio collettivo" sul Mes.
Attenzione coi pieni poteri, anche darli ai comuni potrebbe essere pericoloso.
Ilva e Alitalia continuano a vivere di proroghe, ma sempre con l'affanno.
Battute già molto scarse e in più riciclate (ovviamente una carezza da qui al gattino innocente).
Il sardinismo invece qui ci è simpatico e quindi a cena difendete ed elogiate i ragazzi delle piazze costituzionali, democratiche, umane, per la rule of law.
I tic e poi Rimini avrà restituito qualcosa a Civitanova? (leggere per capire).
Ops...
La Grecia, che è il vero punto caldo del Mediterraneo per le migrazioni ed è sottoposta a una pressione davvero pesante, sta pensando, con il nuovo governo conservatore, di rendere più dure le già inumane condizioni di chi resta nei campi in attesa di destinazione e di identificazione.
L'informazione, autodiffusa, della protesta irachena. E una considerazione amara ma molto logica: se ci ammazzate tutti poi su chi governerete?
Già si fa per quasi all types, comunque è sempre meglio delle tasse a capocchia.