Foto LaPresse

Di cosa parlare stasera a cena

La Roma di Calenda e il nuovo ruolo di Toninelli

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Comunque la politica è mossa solo dalla candidatura di Carlo Calenda a sindaco di Roma. Nel silenzio generale e nella stasi totale potrebbe essere una mossa vincente. Vedremo, intanto il leader di Azione si corregge, non sul progetto (ribadito), ma sulla corretta scrittura delle antiche denominazioni stradali. Ovviamente il clivio non esiste, anche se suona più latino del clivo (ma attenzione perché invece esiste il declivio). Comunque correzione fatta e si può cominciare la salita.

  

Intanto oggi il Foglio mette bene in fila le ragioni per cui il governo dovrebbe durare (salvo intese con l'impazzimento generale del paese).

  

Fiducia e via con la manovra, che non è così male, insomma poteva essere meglio ma anche molto peggio. Forse non è proprio un tema trainante a cena, quindi leviamocela subito di torno. Ci sono un po' di salvo intese in sospeso però e si litiga di brutto sulla questione autostrade, ma vedremo che è solo roba di bandiera e che quando si dovrà decidere il pragmatismo prevarrà.

 

I calcoli magari saranno un po' di parte, ma certo è che la partita sulla concessione di autostrade per l'Italia non è una cosina semplice.

  

Le dimissioni immediate del capo di Boeing, Dennis Muilenburg, dopo l'irrecuperabile disastro tecnologico dei 737.

  

Sospensione di qualche giorno per la politica e approfittiamone per riguardare qualche numero fondamentale, particolarmente il mercato del lavoro non si presta all'attenzione ossessiva per i dati ma deve essere osservato su intervalli di tempo lunghi per non cadere in errore.

  

Ancora ripescaggi, visto che a Venezia torna l'alta marea e c'è molto da capire e da sapere per poterne parlare a cena.

 

13.000 migranti sulla via dei Balcani, parlatene con chi è ossessionato dai gommoni.

 

Allora queste sono questioni aperte e nelle quali la diplomazia e la politica estera italiane riescono a giocare necessariamente un ruolo parziale. Ma il fatto che conta è che Luigi Di Maio faccia finalmente un po' il ministro degli esteri, con gli inevitabili trasferimenti in giro per il mondo che tale attività comporta, e così lasci un po' stare la presa sulla politica italiana ovvero sulla sua visione tutta centrate sui 5 stelle e sulle loro beghe interne. Un po' di distanza aiuta anche ad alleggerire la pressione.

 

E quindi se proprio non potete farne a meno ecco un appuntamento politico del 2020, i 5 stelle che fanno gli stati generali (bum) e si affidano a Danilo Toninelli come loro battistrada.

 

Lasciavano occupare in pace quelli di CasaPound, ora dovranno rispondere di tanta disattenzione.

  

Gli avanzi del pasto dei buchi neri in immagini straordinarie.