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Foto LaPresse
Di cosa parlare stasera a cena
La non tregua in Libia e le nomination agli Oscar
Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Sappiamo benissimo che la drammaticità delle due situazioni non è paragonabile, però come non constatare che, anche da queste parti, gli scossoni politici vengono prima segnalati da piccoli segnali nel potere televisivo pubblico. E allora queste dimissione della anchorwoman iraniana diventano interessanti, anche perché esplicitamente parla di bugie inaccettabili propinate dal suo notiziario su evidente ordine governativo.
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Ora chi prendeva tanto in giro Giuseppe Conte per non essere riuscito a pacificare i contendenti libici pur avendoli invitati entrambi (per esempio oggi un sussiegoso Paolo Mieli sul Corriere della sera) faccia la stessa ironia sul, però per niente spiritoso, Vladimir Putin, che si è preso la stessa risposta evasiva, per la precisione lo stesso rinvio al giorno dopo, insomma ha fatto la stessa figuraccia, e in Libia ha pure mandato suoi uomini a combattere.
Intanto Conte era ad Ankara.
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I soci di Atlantia, intesi soprattutto come fondi e investitori vari e quindi escludendo la famiglia Benetton, non sanno più a che santo votarsi per provare a non essere maltrattati e provano a rivolgersi alle autorità europee, per dire che le norme del milleproroghe con cui si predispone la possibilità di sfilare la concessione con indennizzo molto basso rappresentano un danno inaccettabile e fuori dalle regole del mercato. Chissà come andrà a finire, tuttavia l'azione degli azionisti minori, proprio perché tali e non benettoniani, potrebbe alla fine essere utile per il governo, per consentire di trovare un accordo decente e non punitivo per nessuno senza passare per quelli che si piegano ai poteri forti. Anche perché il titolo continua a soffrire e forse sarebbero in tanti ad avere delle perdite patrimoniali, compresi molti tra i mitizzati piccoli azionisti.
Su Radio Radicale un lavoro serio per la copertura della altrimenti scarsissima informazione a proposito del referendum costituzionale firmato, sfirmato e poi rifirmato.
Il Pd per un paio di giorni in ritiro a cercare idee sull'Appennino, in sala sciarpe e cappelli, mentre si ragiona di famiglie, lavoro, welfare e scuola. Vediamo cosa riusciranno a produrre, però sarebbero noiosi, per cena, i rimandi a esperienza del passato non tanto riuscite e le ironie sulle scarse capacità propositive di quello che resta l'unico partito strutturato e con un consenso rilevante. Osservare e valutare sarebbe qualcosa di ben più divertente anche per conversarne stasera
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Dove vanno e come i soldi ai partiti del 2x1000.
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Il governo (un po' sperimentale) in Spagna e i complimenti da Confindustria.
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Brutte notizie logistiche per Venezia, dove però sono stati commessi evidenti errori.
Vedremo cosa c'è nel lago, nelle stesse ora in Campania protestavano, ma contro un'installazione della rete 5G.
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Il vulcano che sta spaventando le Filippine.
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La Scozia, come è noto, non gradisce la Brexit e punta a una doppietta: indipendenza e rientro in Ue. A questo tavolo cominciano a parlarne.
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Questo è poco ma sicuro
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Facile a dirsi "andiamo in Canada", ma poi arrivano le insidie.
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Nominations, perfetto per cena, notate anche l'elegante grafica color cappuccino (per occhi buoni però) dell'Academy Awards
A occhio si sarebbe detto molte di meno, ma è un'occasione per rinnovare gli auguri di pronta guarigione a Nicolò Zaniolo, il fortissimo giocatore della Roma e della Nazionale, ed è un ottimo spunto per parlarne a cena.