Le dimissioni del governo russo e la scuola classista a Roma
Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Vladimir Putin vuole (più) pieni poteri. Fa dimettere il governo, dicendo una specie di "levatevi di mezzo" e prepara un altro assetto costituzionale (parole forse eccessiva in questo caso) per prolungare il suo ruolo di capo assoluto.
Ieri se ne parlava a cena e intanto prendeva forma una specie di aggregazione centrista/liberale/europeista, una cosa che, a essere vecchiotti, ricorda i partiti laici anni Ottanta, ben funzionali al progetto del pentapartito, con il quale si riuscì a dare stabilità politica e governabilità all'Italia per quasi dieci anni. Senza spaventare nessuno siamo anche dalle parti della lista Monti, il cui 10% (più o meno) venne considerato un flop mentre era un successo, avendo raccolto tutto il voto disponibile in quell'area politica, ancora una volta definibile centrista/liberale/europeista. Insomma ieri se ne parlava per la Puglia, dopo il casus belli creato dal Pd con la riconferma di Michele Emiliano. E c'è una decisione simile anche per la Calabria, anche se la qualità del candidato Pippo Callipo è enormemente maggiore rispetto all'ex magistrato barese. Ancora una volta è stata una mossa dell'animale politico Matteo Renzi, con la repentina espressione della volontà di proporre una candidatura alternativa per la Puglia, a mettere tutto in movimento. Subito è arrivata l'attenzione di Carlo Calenda (già attivo comunque sul fronte pugliese) e quella di +Europa. Volendo fare i nostalgici siamo di fronte a una specie di Pri con i calendiani, a un Pli/radicali con +Europa, mentre Renzi è effettivamente qualcosa di successivo a quelle epoche, forse macroniano, forse post-margheritino. Vabbè, ma queste sono specificazioni utili solo per tirare qualche minuto di conversazione in cene tra patiti di politica. Il progetto, invece, resta, e continuerà a far parlare, specialmente se la legge elettorale proporzionale in arrivo dovesse mantenere una soglia di sbarramento altina (quella tedesca per capirci). Ettore Rosato, a nome di Italia Viva dice che la stessa struttura di alleanza verrà proposta in altre regioni, tanto per cominciare.
Sì perché intanto i renziani si smarcavano anche sul tema caldissimo della prescrizione, votando assieme all'opposizione.
Se volete parlare di Italia Viva, qualche base informativa.
Ne parlavamo ieri del divario crescente tra redditi da lavoro e redditi previdenziali commentando gli importi medi delle pensioni liquidate Quota 100, oggi l'Istat indica poi che il peso delle pensioni sul Pil e sulle uscite dello stato torna a salire (evidente regalo delle operazioni di scambio elettorale volute da Matteo Salvini e supportate dai 5 stelle).
Intanto Forza Italia, a tutt'oggi alleata strettamente alla Lega per Salvini coi pieni poteri, con un suo esponente di rilievo e competente, si esprime contro Quota 100 e contro il reddito di cittadinanza.
A proposito di divari, ecco il sito che oggi ha scandalizzato (giustamente) e che è stato oggetto di contestazioni politiche per aver proposto differenti accessi scolastici in un istituto romano a seconda del ceto, della ricchezza familiare dei ragazzi da iscrivere. Il linguaggio, che vuole essere forse non burocratico, diventa pesantemente classista, con quei riferimenti ai "ceti medio-alti" e a una fantastica "alta borghesia". Nel plesso indicato per quest'ultima oltre ai rampolli alto-borghesi, si specifica, che nelle classi si potranno trovare i figli del personale di servizio presso le famiglia appunto alto-borghesi. Ne hanno parlato quasi tutti i politici.
L'aria, le industrie, i motori, le polveri sottili, i luoghi comuni, chi se ne approfitta (per fare un po' gli originali a cena).
Date retta a Paolo De Castro e non fatevi travisare dalla propaganda sulle etichette anti-italiane.
Forse non ricordate questa storia di presunte tangenti e certa gogna mediatica, ma se ne parlò tanto tanto.
Congratulazioni, e cerchiamo di capire cosa significhi per il Vaticano (magari non significa niente).
Perché il potere a Teheran non poteva nascondere le responsabilità per l'aereo abbattuto.
Chi siamo, dove andiamo, da dove veniamo. Sempre un buon tema a cena.
E la donna palloncino, altro tema irrinunciabile.