DI COSA PARLARE STASERA A CENA
L'allarme per il coronavirus e le parole di Salvini sui migranti
Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Notizie di grave peggioramento dai dati sulla diffusione del coronavirus.
L'informazione ufficiale e lo stesso presidente cinese dicono di stare sereni.
Heheheheh, una vignetta diventata, ops, virale, e i cinesi si offendono.
Post-voto e pre-grandestagioneriformista, si raccomanda, lo facevamo già ieri immaginando cene in cui dare consigli non richiesti, di tenere la testa sulle spalle e di non fare gli arroganti nella maggioranza. Anche parlare esplicitamente di riequilibrio tra alleati di governo non sarebbe saggio, perché i grillini, vivendo di sola immagine, non potrebbero reggere. Meglio continuare con la strategia di Nicola Zingaretti, forse suggerita da autorevoli ex parlamentari europei, continuando a blandire il grillismo e soprattutto i suoi elettori e dando l'impressione lo spazio politico che si sta aprendo per l'azione di governo sia davvero qualcosa di nuovo (mentre è il vecchio e tradizionalissimo riformismo del centrosinistra). Insomma si tratta di continuare ad aiutarli nello sfaldamento lasciando però qualche spazio di espressione politica.
Appunto, state buoni e lasciateli ragionare. Anche se poi il viceministro alle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, è stato convinto dal Movimento a smentire e a ribadire una spompatissima linea ufficiale a favore della revoca.
Anche perché lo spread gongola.
E il governo governa (fa nomine).
Certo, sulla prescrizione si deve lavorare per porre rimedio alle scelte scellerate del ministro.
Matteo Salvini torna a mestare in un suo classico, gli sbarchi. Ah intanto, dopo la mossa geniale (con cui avrebbe dovuto sconvolgere l'elettorato emiliano e romagnolo) di far votare ai suoi in commissione il sì al processo per sequestro di persona, l'aula si troverà nella condizione di mandarcelo davvero.
Un parere tecnico sulla questione.
Cos'è la cafonaggine.
E le risposte che merita.
La pubblica amministrazione italiana continua a pagare troppo tardi. Lo dice la cattivissima Europa chiedendo di pagare, prima, gli italiani.
Brutte scene da Parigi.
Parlate di italiani all'estero che vanno a riorganizzare un nome storico dell'auto.
E parlate di italiani all'estero che non avranno più, si parla dei nuovi arrivati però, l'esenzione totale dal fisco per le loro pensioni. Il Portogallo cancella la norma che ne aveva fatto una specie di Inps-land e che tanto aveva alimentato, con forme di poverissimo esotismo, il colore giornalistico e anche il livore politico dei talk show italiani, sempre pensione-centrici ovvero un po' fissati con i redditi di tipo previdenziale e dimentichi dei redditi da lavoro attivo. Il 10% magari rimane conveniente, ma con questa decisione subisce un colpo anche il business fiorente delle agenzie che organizzavano il trasferimento verso il paese del Fado, tuttora molto aggressive nelle pubblicità su internet.
La scrittrice Marta Fana è rimasta impigliata in una serie di errori di calcolo e di percezioni false da cui ha fatto derivare, da par suo, analisi e invettive anti-industriali. Se ne è parlato molto, anche per merito di Luciano Capone. Alla fine anche l'azienda presa di mira ha scelto di intervenire.
Cosa compriamo da mangiare sul web.
Il papà di Vasco Rossi, Vasco Rossi e le sirene autoritarie (consigli ai giovani).
Il mondo per Kobe Bryant e la comunanza di studi che lega, altroché nazionalismi.