La psicosi sul coronavirus e il caso Whirlpool
Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Il governo vigila, con prudenza, sul virus (a cena non fate troppo gli spiritosi).
Molte ore bloccati a bordo della nave da crociera bloccata a Civitavecchia per due casi sospetti di coronavirus di nuovo tipo. La cosa colpisce abbastanza in giro per il mondo. Intanto i primi esami sulla nave escludono che si tratti del temuto virus di origine cinese (a cena parlate della nave degli infetti come modello storico e letterario). Alla fine si capisce che è più uno dei tanti episodi di psicosi, con cui ci troveremo sempre più ad avere a che fare.
Mille persone sono state autorizzate a scendere.
Nel frattempo non poteva mancare un po' di violenza giudiziaria, questa volta cinese, con successiva faticosa riabilitazione.
Ok, ha ragione Roberto Burioni (che rischia di avere sempre ragione), ma, visto che sarebbe bene evitare di "curarsi via Google", non è detto che questa sia una brutta notizia...
No, la questione Whirlpool non era affatto risolta. Anzi, i mesi passati peggiorano la situazione, con l'unico elemento incoraggiante nel non avere più Luigi Di Maio a occuparsene nel suo modo confuso e declamatorio. Certo, il ministero, con il passaggio di Di Maio, è stato impoverito di competenze tecniche, mentre si dà una fiducia molto ampia ad aziende statali o agenzie la cui vera capacità operativa è ancora da verificare. I sindacati, esposti sul fronte caldo delle proteste, cercano di riprendere il filo in modo più autonomo rispetto al lavoro fatto finora a fianco del Mise.
Intanto c'è il mercato del lavoro che fa i conti con la crescita quasi a zero e si organizza come può. Scendono gli occupati, brutto segno (mentre dal governo arrivano segnali confusi sulle regole, insomma sul jobs act).
Il citofonato, grazie a Piazzapulita.
Siete in astinenza già eh? Eccovi un sondaggio (con tanti di balzo in avanti), ma ricordatevi che sull'Emilia-Romagna dicevano testa a testa.
La verifica di governo e quello che devono dire se intervistati.
Riattaccano col Mes.
Aggiornamento sugli eurosaluti ai parlamentari europei e allo staff di funzionari britannici.
Sette cose che nel Regno Unito cambieranno con Brexit e 7 che non cambieranno.
E una cosa che potrebbe cambiare molto in peggio secondo i ragazzi di Tortuga.
L'altra exit, più silenziosa, quella polacca.
Come va l'economia Usa, trumpizzata ma fino a un certo punto.
E Paul Krugman dice che con tutto quel taglio fiscale alle imprese di crescita ce n'è mica tanta, anzi.
Donald Trump si gioca da par suo la partita del protettore anti-virus (però almeno questa volta mette in prima linea il parere e i consigli di chi se ne intende, insomma non fa l'antiscientifico, come è successo a volte, invece, da queste parti di fronte a problemi simili).
Il muro che dovrebbe fermare i migranti dal Messico verso gli Stati Uniti, insomma quello che piace tantissimo a Trump, che cade spinto dal vento e precipita dalla parte messicana (ma non è la parte in cemento).
Se migrano Trump ce l'ha anche con gli uccelli.
Qui è disponibile, ma con difficoltà, da prima.
Un tema come un altro, le materie per gli esami di maturità (a tavola ciascuna proponga la sua riforma).